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In evidenza
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In collaborazione con #Giffoni54
"Con piacere rifletto sulla nota
dell'amico senatore Antonio Iannone, commissario regionale di
Fratelli d'Italia in Campania, che ancora una volta mi dà la
possibilità di tornare sulle ragioni di questa mia presa di
posizione nei confronti del ministro Gennaro Sangiuliano":
inizia così una lunga lettera aperta di Claudio Gubitosi,
fondatore di Giffoni in replica alle dichiarazioni del
parlamentare salernitano.
Dopo aver ripercorso tutta la vicenda della riduzione dei
fondi per il festival, ribadendo le sue critiche nei confronti
del ministro che a suo giudizio ha "punti Giffoni", Gubitosi
sottolinea: "È evidente che quando dico che Giffoni è sotto gli
occhi del mondo, dico la verità. E perciò solo io so quanto
abbia sofferto nel dover prendere questa decisione, quella di
rendere pubblica una situazione molto critica. Perché se il
ministro Sangiuliano avesse assunto questa decisione a gennaio,
e non a pochi giorni dal festival, tutto questo non sarebbe
successo. Quindi, non prendertela con me perché se le
istituzioni sbagliano e agiscono in modo così scorretto,
improprio ed inopportuno, non si può certo dare la colpa alla
vittima, è un paradosso. Ma bisogna prendersela con gli autori o
con l'autore di questa insopportabile ingiustizia".
"Voglio anche dirti - continua il patron del festival - che
l'Italia è rimasta scandalizzata per tutto questo. La conferma
arriva dalle migliaia di mail e di messaggi di sostegno che ho
ricevuto, perfino proposte di sottoscrizione che non accetterò
mai, da sempre fedeli al concetto che esiste un dovere ma esiste
anche un diritto. E noi abbiamo dimostrato in Campania ed in
Italia di essere capaci di produrre un progetto di grandissima
qualità, con oltre cinquecento attività durante l'anno, un
progetto che ha una enorme ricaduta economica su tutta l'area
territoriale di riferimento, che dà lavoro a centinaia di
persone ed aziende, ad iniziare dai 140 tra dipendenti e
collaboratori fissi. Si inserisce in questo discorso anche la
certificazione arrivata dal Nuvap, il Nucleo di valutazione e
verifica degli investimenti pubblici presso la presidenza del
Consiglio dei ministri, che ha promosso a pieni voti la nostra
programmazione e gli investimenti realizzati, dopo un'attenta
analisi che è stata svolta qui da noi. E tutto è accaduto
durante la presidenza Meloni. Da campano, quale sei, avresti
tutti i motivi per essere fiero del fatto che Giffoni
rappresenti un esempio così virtuoso. Oltre 150 milioni di euro
sono stati impiegati con fondi europei, statali e regionali per
realizzare le infrastrutture che oggi rappresentano lo strumento
grazie al quale Giffoni può dispiegare tutta la sua forza
sociale e la sua potenza emotiva. Colpirla al cuore,
depotenziando la sua capacità di creare contenuti sempre più in
linea con la sua funzione ed il suo ruolo, significa di fatto
rendere vano un investimento così importante".
"Mi fermo qua - sono le parole finali di Gubitosi - ma voglio
ancora ricordare che i 950mila euro del MIC sono il 14% del
nostro bilancio. Dal ministro Sangiuliano, che tra l'altro è
campano, mi sarei aspettato un ulteriore investimento e non un
taglio a giochi fatti. Resto disponibile al dialogo", conclude.
"Continuerò la mia azione davanti al ministero della Cultura,
come preannunciato, è andrò via solo quando il ministro tornerà
sui suoi passi".
In collaborazione con #Giffoni54
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