Otto interventi in 4 giorni, il
primo martedì scorso, l'ultimo ieri, quattro alla prostata,
altri quattro al rene. I pazienti stanno tutti bene, i primi due
sono stati dimessi il giorno dopo e così via di seguito con
tutti gli altri e da stamattina, dopo le dimissioni degli ultimi
due, operati ieri, sono tutti a casa. E' quanto è accaduto ai
primi otto pazienti trattati all'istituto tumori Pascale di
Napoli dall'equipe di Sisto Perdonà che, primi in Italia, si
legge in una nota, sono stati operati con il robot da Vinci
single port.
"Tale tecnica riduce significativamente il dolore
post-operatorio e accelera il recupero, grazie alle incisioni
limitate e alla precisione del robot. Questo non solo migliora
l'esperienza del paziente, ma ottimizza anche l'uso delle
risorse ospedaliere, contribuendo a un sistema sanitario più
efficiente", si spiega. "E' con grande orgoglio che condivido i
risultati dei primi 8 pazienti operati con il robot da Vinci
Single Port - dice Sisto Perdonà, direttore dell'Unità di
Urologia - presso il nostro Istituto Nazionale Tumori di Napoli.
Questi risultati testimoniano l'impegno e la competenza
dell'intera equipe medica nel portare avanti le frontiere della
chirurgia oncologica. Il nostro obiettivo è sempre stato quello
di offrire ai pazienti le migliori opzioni di trattamento, e il
robot da Vinci Single Port ci consente di fare proprio questo,
garantendo procedure più precise, meno invasive e tempi di
recupero più rapidi. Siamo entusiasti dei progressi finora
raggiunti e motivati a continuare a lavorare per migliorare
ulteriormente la qualità della cura che offriamo ai nostri
pazienti".
Il nuovo dispositivo va a completare la quarta generazione da
Vinci, che include i sistemi robotici Multiport X e XI, offrendo
al chirurgo l'opportunità di trattare un maggior numero di
pazienti, con un approccio più appropriato in base alle
caratteristiche personali e riducendo i processi infiammatori
derivanti dalle incisioni chirurgiche. "Questa tecnologia - dice
il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi - sta
rivoluzionando il modo in cui affrontiamo le procedure
chirurgiche, rendendole più precise, meno invasive e con tempi
di recupero più rapidi per i pazienti. È un grande passo avanti
nella lotta contro il cancro e nella cura dei pazienti.
Complimenti all'equipe medica, agli anestesisti e a tutto il
personale della sala operatoria, per questo straordinario inizio
che getta le basi per un futuro promettente non solo nel campo
dell'urologia, ma in tutte le branche della chirurgia. Per
interventi del genere la tecnologia non basta se non c'è dietro
un grande gioco di squadra".
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