"La chirurgia robotica in chirurgia
toracica: esperienze regionali a confronto" è il stato tema del
convegno organizzato dal professor Alfonso Fiorelli, direttore
della UOC (Unità Operativa Complessa) di Chirurgia Toracica del
Policlinico Universitario 'Vanvitelli' svoltosi a Napoli. La
robotica, è stato evidenziato nelle assise, rappresenta l'ultima
evoluzione delle tecniche mini invasive chirurgiche. I diversi
strumenti chirurgici quali pinze, forbici e dissettori sono
montati sui bracci robotici inseriti nella cavità toracica
attraverso piccole incisioni. I movimenti dei bracci sono
guidati dal chirurgo attraverso una consolle che è distante dal
paziente e permette la visualizzazione 3D delle immagini in alta
definizione. La precisione dei movimenti e le ridotte incisioni
chirurgiche determinano un minor dolore postoperatorio ed una
rapida ripresa delle funzioni fisiologiche.
Hanno partecipato all'evento i direttori delle UOC di
Chirurgia Toracica della Campania che hanno messo a confronto le
diverse esperienze nell'utilizzazione del robot per il
trattamento delle patologie toraciche. Ospite internazionale è
stato il prof. Francisco Rivas, dell'Ospedale Universitario
Bellvitge di Barcellona, un centro di riferimento per la
chirurgia robotica toracica. Il professor Rivas ha tenuto una
lettura magistrale sulla evoluzione delle tecniche mini invasive
in chirurgia toracica ed ha partecipato con l'equipe operatoria
diretta dal professor Fiorelli all'esecuzione di diversi
interventi di chirurgia robotica quali l'asportazione di tumori
del polmone e del mediastino.
La UOC di Chirurgia toracica della Azienda Ospedaliera
Universitaria Vanvitelli, è stato sottolineato, "si conferma uno
dei centri di riferimento per il trattamento mini invasivo delle
patologie toraciche grazie all'acquisizione dell'ultima
generazione del robot Da Vinci Xi da parte del dottor Ferdinando
Russo, direttore generale dell'Azienda universitaria Vanvitelli
ed al programma di internazionalizzazione del professor
Gianfranco Nicoletti, rettore dell'Università della Campania
Luigi Vanvitelli che permette scambi scientifici ed
assistenziali tra i diversi centri europei ed extraeuropei". Lo
scopo è quello di offrire al paziente i più elevati livelli di
cura al fine di migliorare la prognosi e ridurre la migrazione
sanitaria extraregionale.
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