La Giunta regionale del Veneto ha approvato lunedì una delibera che fissa in 90 nanogrammi per litro (di cui 30 di pfos) il limite di pfas contenuti nelle acque potabili e in 300 nanogrammi per litro la presenza di sostanze a catena corta.
Lo ha annunciato il presidente, Luca Zaia, precisando che la delibera (che recepisce la relazione dell'Arpav richiesta dalla Giunta dopo la ricezione da parte del Ministero di una lettera che incarica la Regione di fissare i limiti) sarà domani all'esame della Commissione ambiente, per poi confluire la prossima settimana nella delibera definitiva.
"I limiti che fissiamo - ha sottolineato Zaia - sono i più bassi d'Europa e, nella cosiddetta 'zona rossa', abbassiamo ulteriormente la quota di pfoa a 40 nanogrammi, al di sotto del limite mondiale più basso, fissato dal New Jersey. E' una risposta che vogliamo dare ai cittadini, visto che, parlando di una cosa serissima, non è il tempo delle polemiche, ma bisogna agire".