È quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, nel corso della cabina di regia Pnrr sul RepowerEu con il ministro degli Affari europei Raffaele Fitto.
"Con il 2022 - ha detto Prandini - che è stato l'anno più
secco in Europa da quando ci sono rilevazioni scientifiche,
secondo l'allarme lanciato da Copernicus, le risorse Repower Eu
e Fondo sviluppo e coesione in corso di programmazione con
operazioni complementari al Pnrr rappresentano un'opportunità da
non sprecare per efficientare la gestione dell'acqua, produrre
energia pulita e contrastare gli effetti dei cambiamenti
climatici".
"Gli invasi - ha aggiunto il presidente di Coldiretti -
rappresentano anche una delle forme più sostenibili per
l'accumulo di energia ed è fondamentale coinvolgere grandi
soggetti come Terna, Enel, Eni in un partenariato utile allo
sviluppo della sicurezza energetica e idrica del Paese. Occorre
poi sostenere gli investimenti per il risparmio energetico e
idrico nelle aziende agroalimentari assicurando un adeguato
stanziamento ma anche considerare la produzione di crediti di
carbonio e la loro potenziale vendita ad altre aziende, in
un'ottica di economia circolare e di sostenibilità del Paese,
attraverso scelte amministrative chiare e semplici".
"Sul tema delle bioenergie è poi necessaria la riapertura
della trattativa in sede Ue per inserire nelle deroghe dopo il
2035 accanto ai carburanti sintetici anche i biocarburanti, un
settore dove l'Italia è leader realizzando un perfetto modello
di economia circolare. Strategico - ha concluso Prandini - è
anche lo sviluppo del biometano made in Italy in linea con la
necessità sancita da RepowerEU di produrre entro il 2030 ben 35
miliardi di metri cubi standard di biometano europeo che
permetterà una riduzione delle emissioni di CO2 e importanti
ricadute in termini occupazionali".
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