ROMA - Un aumento sensibile, del 64%, dei cani da combattimento sequestrati e del 110% di persone coinvolte arrestate. Crescita anche del traffico dei cuccioli, soprattutto dai Paesi dell'est, e di animali rari. Forte aumento delle corse clandestine di cavalli e persino del fenomeno del bracconaggio ittico, la pesca illegale nei fiumi del nord soprattutto del pesce siluro.
Sono solo alcuni reati nascosti, spesso seriali, descritti dal Rapporto Zoomafia 2016 "Crimini organizzati contro gli animali", redatto da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell'Osservatorio Zoomafia della LAV. Proprio per frenare il fenomeno dei combattimenti clandestini tra cani, dal primo luglio, la Lav ha anche riattivato il numero 'Sos Combattimenti', 064461206, allo scopo di raccogliere segnalazioni di combattimenti tra animali e tracciare una mappa dettagliata del fenomeno per favorire l'attivazione di inchieste giudiziarie e sequestri di animali.
"È sempre più evidente - afferma Ciro Troiano - la presenza di una sorta di affaristi zoomafiosi formati da imprenditori senza scrupoli e speculatori che, per il raggiungimento dei loro obiettivi, creano sinergie scellerate con delinquenti, funzionari collusi e faccendieri, uniti dall'interesse economico comune. Segnali di questo tipo si rilevano nel traffico di cuccioli, nella gestione dei canili, nell'allevamento e macellazione di animali, nella distribuzione agroalimentare. Nel traffico di cuccioli, ad esempio - conclude Troiano - è noto l'interesse di alcuni esponenti della camorra, mentre nella gestione dei canili basta ricordare le vicende di 'mafia capitale', che hanno evidenziato il tentativo di accaparramento degli appalti comunali".