Un accentuato scioglimento nei primi dieci giorni di settembre ha portato il ghiaccio marino artico a raggiungere l'estensione minima annuale il 10 settembre, quando i satelliti hanno rilevato una superficie ghiacciata di 4,14 milioni di chilometri quadrati. La cifra, diffusa dalla Nasa, piazza il 2016 al secondo posto nella classifica degli anni caratterizzati dalle estensioni di ghiaccio marino più ridotte, alle spalle del 2012 (3,39 milioni di km quadrati) e appena davanti al 2007 (4,15 milioni di km quadrati). La classifica prende in considerazione gli ultimi 37 anni, parte cioè dall'inizio delle rilevazioni satellitari nel 1981.
Nei primi dieci giorni di settembre i satelliti hanno mostrato scioglimenti più rapidi dell'usuale, con una perdita di superficie di ghiaccio marino pari a 34.100 km quadrati al giorno contro una media di 21mila km quadrati. Questa perdita, spiegano gli esperti, è stata marcata soprattutto nel mare dei Ciukci, situato tra l'omonima penisola e l'Alaska, un'area che ha risentito del passaggio di due intensi cicloni ad agosto.