SYDNEY - I tropici, dove si trovano molte delle nazioni più povere al mondo, saranno colpiti duramente dal riscaldamento globale. E' quanto sostiene una ricerca dell'Università di Melbourne, pubblicata sulla rivista Geophysical Research Letters, che ha esaminato i probabili impatti del cambiamento climatico sui Paesi ricchi e su quelli più poveri, nel caso di un riscaldamento di 1,5 gradi rispetto all'epoca pre-industriale (l'obiettivo più ambizioso dell'Accordo di Parigi).
Lo studio mostra che i paesi temperati, con in cima la Gran Bretagna, sono colpiti molto meno dal riscaldamento rispetto ai paesi tropicali come Indonesia e Repubblica Democratica del Congo, anche se queste nazioni contribuiscono poco alle emissioni di gas serra.
"I tropici tendono a essere le regioni più povere nel mondo e ciò significa che non hanno la capacità di adattarsi, anche se sono danneggiate di più dal cambiamento climatico -, si legge nella ricerca -. Sembra chiaramente ingiusto, date le emissioni dei paesi sviluppati. I paesi tropicali sono quelli che non hanno beneficiato dell'industrializzazione, e il loro sviluppo economico potrà essere ostacolato in futuro da cambiamenti del clima più marcati di quelli che subiranno i paesi più ricchi".
Un mondo più caldo porta anche al sollevamento dei livelli del mare, tempeste più potenti e precipitazioni più pesanti.
L'atmosfera potrà trattenere circa il 7% in più di umidità per ogni grado di riscaldamento. "Questi cambiamenti probabilmente avranno un effetto cumulativo e le nazioni più povere saranno più colpite di quelle più ricche", conclude lo studio.