Per l'associazione Non una di meno,
quel sottopasso è una sorta di muro della memoria, a cui
affiggere cartelli con i nomi delle tante vittime di
femminicidio; per la Polizia locale e il Comune di Mantova è,
invece, un'opera pubblica da tutelare e, quindi, ogni 'sfregio'
va punito con una multa. È quella, dell'ammontare di mille euro,
che l'associazione si è vista recapitare nei giorni scorsi per
aver imbrattato i muri del sottopasso di porta Mulina, luogo di
ritrovo mensile dell'associazione . E noi non la pagheremo mai"
fanno sapere da Una di meno con un comunicato.
Il sopralluogo degli agenti era avvenuto il 10 agosto scorso:
le attiviste erano radunate per protestare contro la sentenza
emessa dalla Corte suprema americana sull'aborto.
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