E' stato approvato in Commissione
Cultura e Istruzione alla Camera un emendamento al dl 'Sport e
scuola' che assegna alle graduatorie del concorso riservato per
dirigenti scolastici, giunto alla prova finale, solo per il
prossimo anno scolastico, il 100% delle assunzioni in quelle
regioni in cui le graduatorie del concorso ordinario non saranno
pronte.
L'emendamento approvato mira a coprire comunque i posti con i
vincitori della procedura di reclutamento di dirigenti
scolastici riservata del 2023; i posti, utilizzabili solo per il
2024/25, sarebbero poi restituiti nelle tornate assunzionali
successive.
Protestano però i candidati che hanno superato preselettiva
del Concorso ordinario e che hanno deciso di riunirsi in un
movimento nazionale spontaneo. Questi candidati chiedono che si
proceda ad uno snellimento della procedura concorsuale per poter
entrare in servizio già a settembre e sottolineano quanto la
prova preselettiva sia stata aspramente selettiva, con appena il
7% di ammessi.
"E' un emendamento voluto dal ministero - spiega all'ANSA
Rossano Sasso, capogruppo Lega in Commissione Cultura e relatore
del provvedimento - per evitare il rischio di avere scuole
senza dirigente scolastico, il ministero ha optato per questa
soluzione che non danneggia nessuno, è solo una scelta tecnica,
ci sarà, il prossimo anno, la restituzione del posto a chi ha
nel frattempo vinto il concorso".
Per Sasso "i colleghi alla Camera hanno male interpretato il
Dl" che ha tante novità positive per la scuola; tra l'altro è
stata sanata la posizione di chi si è abilitato sul sostegno
all'estero: "sono titoli abilitanti, la normativa comunitaria
lo impone con sentenze del Consiglio di Stato. Il ministro
Valditara ha fatto una analisi dei titoli e previsto un
ulteriore corso per questi docenti", conclude.
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