La Procura per i minori di Venezia ha
chiesto di archiviare l'inchiesta aperta per la classe di
Rovigo, 21 allievi, che assistette alla scena della loro docente
di Scienze Maria Cristina Finatti colpita alla testa e al volto
con dai pallini di gomma sparati da un loro compagno con una
pistola giocattolo; la scena fu ripresa da un altro studente e
finì sui social. Un procedimento - come riporta il Corriere
della Sera - fu aperto contro tutta la classe che aveva
assistito alla scena senza muovere un dito. I fatti avvennero
all'Istituto Viola nell'ottobre 2022 ma per i pm il reato non
c'è.
"Non ci sorprende la decisione dei giudici che hanno
archiviato il procedimento per la classe di Rovigo, diventata
tristemente celebre per l'aggressione alla professoressa.
Mentre i compagni, per cui il processo resta in piedi,
aggredivano e filmavano la docente, il resto della classe
denigrava e filmava a sua volta l'aggressione", dice il deputato
della Lega Rossano Sasso, capogruppo in commissione Scienza,
Cultura e Istruzione.
"Bene fece un anno fa - aggiunge - il ministro Valditara a
intervenire con il 7 in condotta a tutti questi studenti, in
risposta all'incredibile 9 dato dalla scuola. Un episodio
emblematico che sottolinea la necessità di una riforma del voto
in condotta, con il 5 e la bocciatura in caso di fatti gravi e
acclarati, come delineato dal ddl Valditara già approvato al
Senato. Servono interventi mirati, accanto alla legge della
Lega, a mia prima firma, per la tutela del personale docente e
scolastico in caso di aggressione. Ora bisogna approvare la
riforma del voto in condotta in seconda lettura alla Camera, per
il bene dei nostri ragazzi".
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