Dopo il taglio del nastro di ieri
sera da parte del sindaco di Bologna e presidente del Teatro
Comunale, Matteo Lepore, la nuova sede provvisoria (circa tre
anni) della Fondazione lirico-sinfonica bolognese, approntata in
un padiglione della Fiera, questa sera accoglierà la prova
generale e domenica alle 20 l'attesa prima di una nuova
produzione di Madama Butterfly, vero banco di prova per
l'acustica della location.
L'esecuzione delle Quattro stagioni di Antonio Vivaldi
proposta ieri dagli archi dell'orchestra del Comunale con
solista Emanuele Benfenati ha ben impressionato il folto
pubblico che riempiva i circa 1000 posti di cui dispone la sala:
un'unica accogliente platea col pregio di un'ottima visibilità
da tutti i settori. La celeberrima opera pucciniana si potrà
ascoltare anche in diretta su Rai Radio3 e poi in replica il 21,
22, 23, 24 e 25 febbraio.
Sul podio dell'Orchestra del Teatro Comunale l'esperienza di
Daniel Oren, con il Coro preparato da Gea Garatti Ansini e la
regia affidata a Gianmaria Aliverta. Per questa produzione di
Madama Butterfly, adattata e ripensata per il nuovo spazio, il
Comunale ha scelto un allestimento scenico già esistente,
realizzato nel 2009 per la Scuola dell'Opera del teatro. "Grazie
alle scene essenziali e astratte e agli abiti da cerimonia
giapponese - racconta Aliverta - realizzeremo uno spettacolo che
ha l'intento di mettere in luce quegli aspetti propri della
vicenda, con tanti appigli all'attualità: su tutti lo strapotere
economico che determina l'arroganza di alcuni individui sui più
deboli. Non possiamo in alcun modo accettare l'arroganza di Kate
che ha un solo scopo: prendersi il figlio di Butterfly. Questo è
il personaggio più marcio dell'intera vicenda". Come di consueto
ci sarà un doppio cast che per le parti principali comprende il
soprano americano Latonia Moore nel ruolo del titolo, che
debutta al Comunale e canta nei panni di Cio-Cio-San per la
prima volta in Italia e Zarina Abaeva. Luciano Ganci, Aoxue Zhu
e Dario Solari interpretano rispettivamente Pinkerton, Suzuki e
Sharpless in alternanza con Antonio Poli, Aloisa Aisemberg e
Angelo Veccia.
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