Creare misure specifiche rivolte ai bambini migranti nella prima infanzia e nell'istruzione primaria, mettendo a disposizione un supporto completo in grado di eliminare lo svantaggio educativo e le barriere culturali che sono costretti a vivere.
È l'obiettivo di ArtsTogether, progetto finanziato dalla Commissione europea - programma di azioni dell'Unione AMIF (Fondo Asilo, migrazione e integrazione) - che nell'arco di due anni, ha coinvolto 5 paesi - Grecia, Italia, Austria, Belgio, Regno Unito - ognuno con differenti esperienze di popolazioni migranti.
Domani e venerdì 6 dicembre a Roma i momenti di restituzione
dei risultati con due specifici momenti, promossi da Mediter in
collaborazione con l'Arci: il primo, dalle 10 alle 16, nella
sede dell'Arci - Malafronte, in via dei Monti di Pietralata 16.
Dalle 10 alle 13 di venerdì 6, invece, ci si sposterà nello
Spazio Europa, sede della Rappresentanza UE in Italia, a Palazzo
Campanari, in via IV Novembre 149, per il convegno dal titolo
"I processi di integrazione dei giovani di origine straniera e
la riforma della cittadinanza", il cui fulcro saranno le scelte
che i protagonisti della società civile e delle istituzioni
dovranno compiere per favorire i processi di integrazione di
quel milione di ragazze e ragazzi che oggi vivono in Italia.
Elemento centrale del dibattito sarà la valorizzazione della
presenza di questi giovani nella nostra società, per capire in
quale direzione intende andare l'Unione Europea sul fronte dell'
integrazione.
Aprirà i lavori, introducendo il convegno, Victor Matteucci,
presidente di Mediter, al quale seguirà l'intervento di Smaro
Boura, dell'University of the Peloponnese (UoP).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA