"Cosa significa merito? Se significa
essere contro i privilegi di sangue e di casta, è una buona
idea. Ma oggi quali sono i criteri che la società neoliberista
sta imponendo a mondo? In una scuola concepita come azienda, il
merito viene misurato con parametri totalmente antieducativi. Un
parametro è la velocità: c'è addirittura un disegno di legge che
riduce la durata delle scuole superiori da 5 a 4 anni. Io le
porterei da 5 a 6 anni, non il contrario ma il sistema della
velocità fa parte del concetto della scuola azienda". A dirlo
all'ANSA è Nuccio Ordine, professore di letteratura italiana
presso l'Università della Calabria, saggista, uno dei massimi
studiosi del Rinascimento. E ancora, tra i parametri che
dominano oggi c'è quello della quantità: "una buona scuola è
quella che riceve al primo anno 100 alunni e ne diploma
all'ultimo anno 100. Le scuole abbassano il livello per far
uscire tutti al quinto anno e oggi è quasi vietato bocciare",
osserva lo studioso. E ancora: la professionalizzazione della
scuola. "Non diciamo agli studenti 'devi studiare per acquisire
una conoscenza che ti consenta di diventare donne e uomini
liberi' ma 'devi scegliere la scuola sulla base del lavoro che
devi fare e di quanto guadagnerai'. Tuttavia tutto questo
significa promuovere una educazione mercantilistica, contraria a
qualsiasi idea di educazione che deve formare cittadini colti".
Insomma, secondo Ordine, "oggi il modello vincente è quello di
una scuola-impresa: dietro la valutazione e il merito si
nasconde la scuola neoliberista, che vuole formare consumatori
passivi, soldatini che pensano ai soldi e al successo. Ma non è
la competizione che fa migliori". Infine, Ordine critica la
spesa dei fondi del Pnrr, non impiegati per innalzare la qualità
dell'insegnamento ma solo per aumentare il livello tecnologico
delle scuole. Cosa importante ma non sufficiente, "i docenti
hanno perso la dignità economica e sociale - dice - alcuni a 50
anni sono ancora precari perchè la politica non è riuscita a
creare un sistema di concorsi annuali. Su tutto questo deve
incidere il Pnrr, deve ridare valore agli insegnanti e quindi
alla scuola, il resto viene dopo. Solo i buoni professori
cambiano la vita degli studenti". (
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