Le foto consumate dall'acqua e dalla
salsedine, una macchinina rossa che un bambino di cinque anni
teneva in tasca, e i gioielli, una speranza per ricomunicare.
Sono gli oggetti salvati dal naufragio del 3 ottobre del 2013 in
cui morirono 368 persone a poche centinaia di metri da
Lampedusa, esposti nella mostra "Bambini, storie di viaggio e di
speranza" alla Camera, nel complesso di vicolo Valdina.
La mostra, che resterà aperta fino al 13 ottobre, è curata
dall'Associazione Museo Migrante, Unicef e Studio Azzurro, è
stata inaugurata oggi per celebrare la giornata dedicata alla
memoria delle vittime dell'immigrazione, che ricorre
nell'anniversario della più grande strage nel Mediterraneo.
"Sono storie di bambini migranti, eroici, coraggiosi, che
sono cresciuti molto in fretta", come ha detto la presidente
della Camera, Laura Boldrini. "Andai subito a Lampedusa con una
delegazione folta di parlamentari. Quello che ci aspettava era
una cosa terribile: una fila lunghissima di bare. Ci fu un
pianto straziante collettivo", ha ricordato Boldrini alla
cerimonia a Montecitorio presentata da Geppi Cucciari con le
testimonianze raccolte dall'inviato del Tg2 Valerio Cataldi e
dalla giornalista Francesca Mannocchi.
A prestare il volto e la voce ai bambini, con un reading
musicale sui violini gli attori Roberto Herlitzka, Caterina
Guzzanti e Galatea Ranzi.
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