Sono le testimonianze e la
speranza di Silvana, Maria e Gemma, alcune delle 20 donne
residenti al Centro Servizi per gli anziani di "Villa delle
Magnolie" di Monastier di Treviso che, in occasione della
Giornata Internazionale della donna, hanno deciso di condividere
il loro vissuto personale con gli studenti e le studentesse del
Liceo Classico Canova di Treviso. Hanno trascritto su dei
biglietti le loro storie e le hanno appese all'Albero delle
stagioni, collocato nella piazza della struttura, che per la
giornata dell'8 marzo è diventato "L'albero della Donna".
Con il supporto del professor Sauro Tavella, sono stati
coinvolti 50 studenti e studentesse delle classi prima C e
seconda B del Liceo trevigiano che hanno avuto modo di leggere
in anteprima tutte le venti testimonianze delle ospiti del
Centro Servizi e scrivere anche loro, su dei bigliettini, delle
riflessioni su come agire nel futuro per avere una completa
parità di genere, i loro vissuti e le loro speranze.
"Quando ero piccola e andavo in chiesa gli uomini stavano
sempre seduti davanti e le donne dietro - racconta Silvana -.
Spero che mai più la donna debba stare dietro all'uomo ma al suo
fianco". A parlare di un passato che torna anche nel presente è
Elena: "da giovane ero sottomessa al padre; da sposata ero
sottomessa al marito - ricorda -. Se la donna era fortunata, era
rispettata ed amata, ma spesso i mariti erano autoritari e
violenti… Spero che il rispetto verso la persona vada oltre il
genere e la cultura". Bianca sottolinea i passi fatti in questi
decenni e la strada che resta ancora da compire: "in famiglia
eravamo in tanti, eppure l'uomo era sempre quello più
importante"… E spera che la società "comprenda che non è il
genere a dare valore alla persona, ma la dignità".
"Le esperienze delle nostre ospiti, come quelle che hanno
vissuto tutti i nostri nonni, sono un patrimonio che dobbiamo
tutelare nel tempo" commenta il direttore del Centro Servizi
agli anziani Flavio Ogniben.
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