"Non tutti i ricercatori sono uguali.
Noi stiamo lavorando proprio sui contratti da dare
all'università che non è la riforma del preruolo, perché sono
uscite delle indiscrezioni che io non confermo. L'idea che noi
abbiamo è quella di creare diverse tipologie contrattuali o di
borse che si adattino al diverso ruolo che il ricercatore o il
neolaureato o il dottorato o il dottorando o lo studente vuole
avere all'interno del suo ciclo formativo". Così la ministra
dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, in
audizione in commissione Affari esteri e difesa al Senato sulla
centralità del Mediterraneo nelle priorità politiche,
economiche, sociali e di sicurezza dell'Italia nel quadro
dell'appartenenza all'Unione europea e alla NATO.
"Non vogliono essere tutti super strutturati. il ricercatore che
viene da fuori non vuole avere le tutele previdenziali
contributive, vuole venire qui per stare magari un anno, due
anni, per poi ritornare a fare il suo lavoro esattamente come il
visiting professor. il ricercatore che invece sta facendo il suo
percorso verso l'ordinariato ha bisogno delle tutele quindi ci
devono essere contratti diversi che soddisfino le diverse
esigenze", ha aggiunto.
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