Una foresta multisensoriale
galleggiante, affiorante dall'acqua della Darsena di Milano, è
l'installazione realizzata da Timberland in occasione della
Design week 2022 e progettata dallo studio dell'architetto
Stefano Boeri. Si tratta di un ecosistema indipendente che
contribuisce a contrastare gli effetti del cambiamento climatico
e a migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Nella foresta abitano 610 alberi e più di 30 specie che
moltiplicano la biodiversità, in connessione con gli altri spazi
verdi della città. Tutti i sensi sono coinvolti: l'attrazione
offre una completa immersione nel verde attraverso quattro tappe
'sensoriali' per interagire con le ultime novità in termini di
prodotti eco-innovativi, tra il profumo dei fiori e la qualità
tattile delle specie selezionate, con il supporto di esperienze
digitali. "Questo esperimento è la dimostrazione che anche
su un corso d'acqua, un canale navigabile come nel caso del
Naviglio, è possibile creare degli spazi verdi" spiega
l'architetto e urbanista Stefano Boeri. L'installazione
rappresenta "un pezzo della composizione del verde urbano, che è
una delle grandi sfide dei prossimi anni: abbiamo bisogno di
verde per produrre ossigeno e assorbire Co2, per pulire l'aria
dall'inquinamento, ma soprattutto per ridurre il calore, per cui
gli alberi sono lo strumento più efficace".
La 'Floating forest' vuole equipaggiare e ispirare i
giovani, cittadini del futuro, accorciando la distanza con la
natura, in un'ottica più verde, equa e circolare, in linea con
la visione del brand. Lungo il percorso il pubblico viene
guidato attraverso i vari impegni di Timberland verso la
circolarità, come il programma 'Timberloop Take Back', che
incoraggia i consumatori a restituire i prodotti perché vengano
riutilizzati, o la tecnologia 'GreenStride', che sfrutta suole
composte per il 75% da canna da zucchero proveniente da fonti
rinnovabili e gomma ricavata dagli alberi. Al termine del
viaggio, ogni visitatore potrà lasciare il proprio 'impatto
positivo', attraverso contenuti da condividere sui social. Per
chi non può partecipare al Fuorisalone l'esperienza è garantita
anche online. Molteplici sono gli effetti positivi sul
contesto urbano: una migliore salubrità dell'ambiente,
un'implementazione della biodiversità e la sua valorizzazione
come eredità per le generazioni future.
La collaborazione tra Timberland e lo studio Stefano Boeri
Interiors è nata "spontaneamente", come racconta il
vicepresidente Marketing di Timberland Emea, Giorgio D'Aprile:
"Ci sono valori che ci accomunano, come la passione per la
sostenibilità urbana, per recuperare gli spazi verdi delle città
e soprattutto l'entusiasmo di coinvolgere le comunità locali".
La Design week, spiega, "è un momento in cui, con questa
installazione, possiamo comunicare questi valori, fermo restando
l'impegno, al di là della settimana del Fuorisalone, a
recuperare gli spazi delle grandi città come Milano, Parigi,
Berlino e Londra: questo è un momento di attenzione da parte del
grande pubblico ma è importante anche durante l'anno proseguire
con questi progetti".
I materiali che compongono l'installazione sono assemblati
'a secco', una tecnica che permette una grande flessibilità di
assemblaggio e riassemblaggio nonché il riutilizzo dei singoli
elementi una volta dismessa l'opera. Non solo: il progetto si
propone anche come eredità per la città, a sostegno di una
comunità locale. Tutti gli alberi che compongono la foresta
saranno successivamente donati a Soulfood Forestfarms Hub
Italia, organizzazione no-profit che facilita la transizione
ecologica dei territori assieme a comunità locali, istituzioni e
imprese.
L'associazione, insieme a CasciNet Agrohub e all'Università
degli Studi di Milano, sta realizzando un progetto di
rigenerazione del parco della Vettabbia per trasformare i
terreni in disuso in un sistema agroforestale produttivo
stratificato, gestito secondo principi agroecologici.
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