La danza è nel cuore della nuova collezione di pret a porter di Christian Dior disegnata da Maria Grazia Chiuri, presentata nel grande tendone issato sui prati dell'Ippodromo di Longschamp per il defilé della collezione estate 2019. Danza come atto liberatorio, azione del corpo, una dimensione che usa ritmo, movimento e musica per connettersi con la parte più profonda del nostro essere. Come la danza la moda definisce il corpo e attraverso la disciplina, ci insegna la dimensione dello spazio. La direttrice creativa delle collezioni femminili della maison Dior, ha tratto ispirazione dalle opere di una serie di artiste che scuotono i codici prestabiliti per sviluppare un'altra idea della bellezza del corpo in movimento in una nuova relazione con lo spazio e con il tempo e la natura.
Queste eroine della danza contemporanea, Loïe Fuller, Isadora Duncan, Ruth Saint Denis, Martha Graham e Pina Bausch, hanno rivoluzionato la danza con la loro rilettura di questa disciplina che hanno ricollegato alle origini del mondo, in un melange dionisiaco, essenziale, che alimenta ogni cultura. La danza "Non è una questione di perfezione fisica, ma di flessibilità e forza di movimento" sostiene Sharon Eyal, uno dei più talentuosi coreografi del nostro tempo, che Maria Grazia Chiuri desiderava omaggiare in questo spettacolo.
Christian Dior amava la danza, come dimostrano gli archivi della maiosn che contengono documenti che illustrano la sua straordinaria collaborazione del couturier con Roland Petit sul balletto Treize Danses e le foto di Margot Fonteyn, la ballerina e cliente dell'atelier Dior. "L'esperienza della danza, la sua verità più intima, il fatto che sia un mezzo di espressione universale e la radicalità dei gesti della danza contemporanea hanno tutti stimolato la mia immaginazione" spiega Maria Grazia Chiuri, che ha creato un collezione che rivela la sua essenza in leggerezza e estrema morbidezza. Tute, abiti leggeri reti di ricami si snodano in un'infinità di sfumature di nude, una moltitudine di variazioni, corrispondenti ai movimenti del corpo. Diventano la base e i complementi di una serie di pezzi della collezione, come gonne ampie e ariose, nonché tutù versione corta o lunga. Sono capi che svelano volumi specifici per i tradizionali costumi da ballo maschili, che riflettono una cultura popolare apprezzata dalla stilista romana che siede sul trono di Dior. Tutto è etereo nel tulle a strati, mentre il corsetto è stato sostituito da un semplice top. L'hip pop è parte della collezione, con i jeans che servono a sottolineare la silhouette rilassata. E' sempre danza come un movimento artistico e atto performativo, che suggerisce il motivo caleidoscopico di un disegno e una stravaganza di piume, che rendendo omaggio agli effetti cinematografici intrisi di colore di Loïe Fuller. A loro volta, i colori svaniscono sulla superficie luminosa di abiti e gonne indossati sotto grandi cappotti e giacche che proteggono i corpi all'uscita dal teatro. Le scarpe, nel frattempo, sono intecci di nastri che avvolgono piede e caviglia, poggiando sulla trasparenza di un tacco in plexiglas.
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