La notte anche di giorno: è la rivoluzione pensata per la lei del prossimo inverno da Giorgio Armani, che ha presentato le sue collezioni uomo e donna con due sfilate trasmesse in video alla settimana digitale della moda milanese.
Al centro della scena, cattura l'attenzione un gorilla verde: è una riproduzione, alta 147 cm e realizzata in resina dall'artista Marcantonio Raimondi Malerba, di Uri, il primate nero a grandezza naturale, proveniente da un set cinematografico, donato molti anni fa allo stilista e da allora parte dell'arredo del suo salotto di casa. "Uri, un nome biblico che significa fiammeggiante - spiega Armani - è un elemento eccentrico, di forte contrasto con l'ambiente domestico che lo ospita. Riflette il mio grande amore per gli animali e la natura e contribuisce a creare, con leggerezza, una sorta di oasi nella mia casa di Milano. Ho pensato di metterlo al centro della scena perché mi sembra fondamentale, oggi più che mai, ricordare in ogni occasione quanto sia importante la salvaguardia del mondo naturale. Il mio impegno su questo fronte è grande".
E grande è sempre stato il suo impegno nel dare alle donne vestiti che le aiutassero a trovare il loro posto nel mondo. Per la prossima stagione ha scelto di farlo portando la notte nel giorno, tra la morbidezza del velluto, lo scintillio dei cristalli appoggiati su stampe check, i neri mescolati ai blu e ai colori tenui, i motivi astratti che evocano fiori e astri, le forme liquide e avvolgenti. "È un modo - racconta lo stilista - per riportare l'attenzione sulla moda come gesto liberatorio, gratificante, sul desiderio di scintillare, sempre con misura, anche in un momento così difficile".
Giacche e cappotti dalle maniche a raglan sono accostati in vita, i pantaloni si aprono in profili ad ala mentre i blazer si allungano e i caban scelgono forme confortevoli. "Non rinuncio alla mia idea di semplicità, e nemmeno al rigore, ma penso che questo momento - è la riflessione di Armani - richieda gentilezza, e forse anche un tocco di romanticismo. Un elemento, questo, che è appena accennato, catturato dal dettaglio di una piccola ruche sul collo, da leggeri bagliori di cristalli su una superficie o da tinte delicate a sorpresa. Questa è una collezione che con garbo rinfranca e rassicura".
Per l'uomo, invece, giacche svuotate come camicie e cappotti morbidi su maglie accostate al corpo a disegni geometrici. Una collezione all'insegna della scioltezza, dove la sera la camicia di velluto prende il posto della giacca, e dove motivi floreali si alternano a patchwork geometrici. "Negli anni - ricorda Armani - ho costruito un repertorio di forme facilmente riconoscibili. Le giacche decostruite o di maglia, così come il velluto, sono segni che mi appartengono e che il pubblico riconosce come miei. In questa collezione ho mescolato tutto in modo eclettico, immaginando - conclude - un uomo davanti al proprio guardaroba, che si veste assecondando l'istinto e il desiderio del momento."
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