Abiti da sposa con linee essenziali e raffinate con silhouette asciutte e strutture definite grazie a texture che prediligono i tradizionali crêpe e cady per creazioni che non rinunciano ad avvolgere il corpo in maniera gentile. Il dettaglio in più è lasciato al gusto personale, che permette alle spose di firmare i loro abiti con dettagli e accessori da scegliere liberamente.
E poi la tendenza new romantic, in cui c’è il ritorno di uno stile principesco fatto di abiti romantici, per lo più realizzati in tulle, arricchiti da applicazioni floreali, da punti luce preziosi e, soprattutto, dal pizzo, trattato in numerose varianti per un effetto 3d, e dal macramé, per un plus di eleganza.
Il trait d’union tra i due mood è dato dalla grande attenzione riservata alle maniche – sempre importanti, spesso con applicazioni o declinate in manicotti da togliere dopo la cerimonia - e agli strascichi, lunghissimi anche su abiti a sirena e sui modelli più leggeri e scivolati.
Sono le principali tendenze viste nella tre giorni della Rome Bridal Week, la quarta edizione della manifestazione dedicata al mondo della sposa, dello sposo, degli accessori e della cerimonia ideata dal manager olandese Andrew Lookman (a Fiera di Roma fino a lunedì 27 marzo).
Riflettori puntati sulle collezioni per la prossima stagione 2024 dove spiccano i due mood, tendenze che accomunano le proposte degli oltre 40 top player del settore bridal provenienti da ogni latitudine - Italia, Olanda, Spagna, Portogallo, Francia, Belgio, Germania, Ucraina e Corea del sud- che si sono ritrovati alla Rome Bridal Week, tra conferme e nomi di spicco, come Peter Langner, Nicole Milano e Justin Alexander. L’appuntamento romano vede numeri in continua crescita: un + 30% di visitatori registrato anche quest’anno. Questo dato, insieme alla grande varietà di boutique provenienti da ogni parte del mondo, concorre a posizionare Roma tra le capitali del segmento bridal internazionale.
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