Rivelazioni choc dalla cantante Demi Lovato, ex baby fenomeno, oggi 28 anni, che ha rivelato di aver rischiato di morire dopo un overdose i cui dettagli saranno resi noti in «Demi Lovato: Dancing With the Devil», una docuserie in quattro puntate che debutterà il 23 marzo su YouTube Originals.
"I miei medici mi dissero che altri 10 minuti e sarei morta", così Demi Lovato racconta uno dei periodi più cupi della sua vita: "Dopo un'overdose, nel 2018, ho avuto tre ictus e un infarto e ora ho un danno cerebrale, non guido e ho difficoltà a leggere...", svela la cantante americana, nel trailer, condiviso sui social, di "Dancing with the Devil", documentario, che parla di salute mentale e dipendenze. L'overdose in cui finì Demi Lovato nel 2018 provocò all'artista tre ictus e un infarto, lasciandola con limitazioni i cui effetti non sono svaniti ancora oggi. «Mi è rimasta una lesione cerebrale, e ancora oggi ne affronto gli effetti — racconta la cantante —. Non guido la macchina perché ho punti ciechi nella mia vista. Per molto tempo ho avuto davvero difficoltà a leggere, era tutto sfocato».
Lovato ha anche detto che le ripercussioni durature «sono ancora lì per ricordarmi cosa potrebbe accadere se mai dovessi ricadere nel buio». Nel trailer Demi mostra anche l'immagine shock della sua mano tatuata collegata a una flebo e coperta da nastro adesivo medico, con una fascia ospedaliera allacciata intorno al polso su cui si legge la data di nascita della Lovato, il 20 agosto 1992, così come la data in cui è stata ricoverata in ospedale: il 24 luglio 2018. Nel trailer Demi racconta i vari step della sua carriera, da stellina Disney a popstar e soprattutto i mesi tumultuosi che l'hanno condotta all'overdose, che le è quasi costata la vita. Nel video compaiono anche la madre di Demi, Dianna De La Garza, il patrigno Eddie, la sorella maggiore Dallas, 33 anni, e la sorellastra minore Madison, che le sono sempre stati vicini. Poi dice di essere pronta a una nuova fase e di vuole fare ciò che ama la musica
Riproduzione riservata © Copyright ANSA