Di nuovo a scuola, ma con una aumentata sensibilità per i temi ambientali. Molti studenti sono impegnati, sull'esempio di Greta Thumberg, nei #FridaysforFuture e nelle manifestazioni per il clima come lo sciopero globale, il più grande mai organizzato, in programma il 20 e il 27 settembre. E' logico che anche tra i banchi la sostenibilità diventa una proprità. Un segnale concreto è la riduzione delle bottigliette di plastica a favore delle borracce di alluminio, igieniche, riusabili. Alcuni studenti intraprendenti le hanno brandizzate con il luogo della scuola, come alla Bocconi a Milano e al liceo Manara a Roma. E anche le amministrazioni stanno cominciando a fare qualcosa: capofila è Milano, dove con l’aiuto e il finanziamento di metropolitana milanese e di A2A che ha sponsorizzato l’iniziativa, il Comune di Milano ha in distribuzione centomila borracce in alluminio, sessantamila delle quali destinate a ragazzi e ragazze delle medie, mentre le restanti 40 mila agli alunni e alunne delle elementari. Anche Brescia si è impegnata : distribuite in 29 scuole medie pubbliche e paritarie 7500 borracce in alluminio, 17mila invece saranno quelle destinate alle matricole dell’Università degli Studi di Brescia con l’obiettivo sì di ridurre l’uso della plastica ma anche quello di promuovere l’acqua pubblica. E poi Modena, in provincia di Firenze (12 mila borracce agli alunni dei 45 comuni) e iniziative simili, segnala Wise Society, sono previste in piccoli comuni da Nord a Sud come Pegognaga (provincia di MN) e Castiglione Messer Raimondo (Teramo), Cuveglio (Varese), San Giovanni Valdarno (arezzo) mentre in altre parti d’Italia prenderanno piede nel corso dell’anno scolastico. E’ il caso della Provincia di Forlì Cesena dove, con il progetto “Via le bottigliette”, in oltre 50 scuole e biblioteche pubbliche della Provincia verranno distribuite borracce a circa trentamila studenti. O quello della Costiera Amalfitana, dove a fine settembre il Distretto Turistico consegnerà 3000 borracce in tritan ed installerà nelle scuole 20 erogatori di acqua del sindaco.
Cosa può fare la Scuola per essere più sostenibile secondo la GenZ? Gli studenti hanno le idee chiare: sull'acqua e su una corretta gestione dei rifiuti. Dal dialogo online con la community di ScuolaZoo sembra che il leit motiv di questo rientro a scuola sia proprio la sostenibilità. In molti hanno contribuito al dibattito dicendo che sperano che nel corso dell’estate la propria scuola abbia istituito delle fontanelle di acqua dove poter riempire la propria borraccia fra una lezione e l’altra.
Ecco dagli studenti della Generazione Z, piccoli accorgimenti da mettere in pratica nel quotidiano per fare davvero la differenza:
1. Cerca di convincere la prof a fare meno fotocopie, magari facendovi usare i tablet in classe;
2. Chiedi al preside di usare dei refill di sapone piuttosto che nuovi dispenser ogni volta
3. Se porti la merenda dentro un contenitore, usa sempre delle posate riutilizzabili e se mangi un panino, portalo dentro un contenitore invece che avvolto nell'alluminio o nella plastica
4. Porta sempre una borraccia o un thermos al posto di comprare sempre bottiglie di plastica
5. Trova dei modi creativi per riutilizzare la carta e riciclarla
Fra libri, quaderni e cancelleria varia è difficile essere sostenibili al 100%, ScuolaZoo ha promosso la realizzazione del Diario “Save My Planet”. Grazie alla collaborazione con Treedom, la piattaforma che permette di piantare alberi a distanza e poi di seguire la loro crescita online, ogni diario venduto contribuisce all’ampliamento della Foresta ScuolaZoo in Africa, che cresce rigogliosa da aprile e che oggi conta 250 alberi.
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