Sessualità, pornografia, sessismo. Come rispondono oggi i ragazzi a domande su questi tre temi? E' una lente d'ingrandimento per capire come stiamo crescendo i maschi di domani. Mentre si dibatte della ondata di neo-femminismo, di #metoo, di diritti di genere e le diverse edizioni dei libri sulle 'bambine ribelli' schizzano in vetta alle classifiche di vendita, delle difficoltà dei maschi e dei bambini si parla molto meno. Si dibatte (ancora) del mito del maschio alpha e dell'uomo virile, non dell'educazione alla cura dei propri sentimenti e delle emozioni, sessualità inclusa, dell'amore, dell'empatia, del dialogo e dell'ascolto che dovrebbe nutrirli fin dai primi anni di vita. "A casa ai bambini non si parla di sessualità, a scuola è tabù. I genitori, impreparati sull'argomento, rimandano di anno in anno mentre i figli scoprono il sesso online. Non ci si interroga della crisi dell'educazione al maschile neanche quando accadono violenze sessuali, perfino fra adolescenti e di gruppo, aggressioni verso l'altro sesso e femminicidi in costante aumento. Tutti potenti segnali di allarme che restano disattesi o deviati da analisi affrettate e piene di pregiudizi nei confronti delle donne". L'analisi è di Monica Lanfranco, giornalista, scrittrice e formatrice sui temi della differenza di genere, autrice del nuovo libro ‘Crescere uomini Le parole dei ragazzi su sessualità, pornografia, sessismo’ edito da Erickson, presentato al Convegno Internazionale “Affrontare la violenza sulle donne”, dello scorso ottobre a Trento.
La scrittrice ha interrogato un vasto campione di ragazzi, diciannovenni dei licei della penisola e navigatori online, realizzando una banca dati di informazioni più uniche che rare su come i ragazzi percepiscono le sessualità, la virilità, la violenza sessuale e la pornografia. Le risposte hanno dato origine ad un laboratorio-pièce teatrale, 'Manutenzioni-Uomini a nudo Young', che gira l’Italia. Gli uomini, inaspettatamente, rispondono in massa all'appello della scrittrice. “Non è da poco in un paese come l’Italia dove le riflessioni maschili sul corpo, sulle relazioni e sulla sessualità sono rare e quindi necessarie a fronte della drammatica escalation del fenomeno del femminicidio” precisa la scrittrice. E’ urgente che la voce maschile si faccia sentire. Quella intima, emozionale, aperta al dialogo nei rapporti affettivi, insomma la base per avere rapporti paritari con l’altro sesso. Come stiamo crescendo i futuri uomini? “La quasi totalità dei ragazzi dichiara che la fonte unica, primaria ed assoluta di insegnamento, apprendimento ed ispirazione per la propria sessualità è la pornografia attraverso il web. E’ una unanimità che dovrebbe fare riflettere le persone adulte di riferimento, - precisa Lanfranco.
Ecco allora alcune delle risposte di questi giovani, buffe, ingenue, provocatorie spesso fragili, poco empatiche. con poco spazio per le emozioni, seppure spesso condannino i comportamenti degli uomini violenti, ma comunque sono una traccia di quello che pensano. Il sesso? “la sessualità è sesso di continuo”, “è una pratica per soddisfare la libido”, “un bel modo di passare il tempo”, “non so. Forse trovare una tipa in discoteca (…) che domande fate ad un gruppo di diciannovenni con l’ormone a palla?” ma anche “è qualcosa di profondo che si instaura fra due persone”. E cosa significa essere virile? “Essere un maschione”, “ e che ne so?”, “essere maturi, mascolini e raggiungere la maturità psichica e fisica” , “essere carismatico e donnaiolo, di corporatura massiccia e peloso”, “credo sia avere un atteggiamento da maschio. Boh” e così via. Cosa provi quando leggi di uomini che violentano le donne? “Odio”, “forte sfiducia nel genere umano per gli atti di cattiveria di persone frustrate mentalmente”, “la società incolpa le donne che sono ‘provocatorie’ ma in realtà la colpa è solo di chi stupra”, “Vergogna, pena, pietà ma non rispetto. Queste persone (…) vanno aiutate. Due sganassoni in faccia e vedi come imparano” eccetera. Ci sono riflessioni, pur più brevi, che indicano sensibilità importanti, come ad esempio quella di chi ha scritto: «Per me sessualità ha un significato abbastanza ampio, perché la sessualità è una cosa che va coltivata: è grazie ad essa che noi umani possiamo continuare a fare figli e a mantenere e creare legami affettivi che fanno parte della nostra vita», o anche «A parte l’orientamento sessuale del singolo (che non dovrebbe in alcun modo incidere sullo stile di vita di quella persona, né sul suo stato sociale), la sessualità di una persona sono i sentimenti più intimi e privati che si provano verso qualcuno del sesso opposto o dello stesso che sia». Ma sono capaci anche di violenze inaudite, quando la maschilità non educata, spiegata e umanizzata diventa ideologia buona per il branco: «Trovare una tipa in discoteca e sfondarla così tanto che i genitori non la riconoscano».
Cosa dicono questi ragazzi con le loro risposte agli adulti che vogliono ascoltare? Ci dicono - dice la ricercatrice - che sono soli, troppo soli nell’affrontare questo aspetto fondamentale della loro esistenza. Il fai da te che la scuola dei siti porno consente, e che rappresenta la fonte principale della loro iniziazione alla sessualità, è lo specchio della rottura e del fallimento della relazione con il mondo adulto responsabile e accudente. Con noi: i loro padri e madri, docenti, tutor, educatori e educatrici, noi che della prossimità, della vicinanza e della pratica creativa del conflitto (il processo primario che alimenta la crescita e lo sviluppo del pensiero critico) dovremmo essere esempio e riferimento. "Parlo soprattutto degli uomini, visto che il questionario è rivolto ai ragazzi, perché il vero argine contro il sessismo e la misoginia è rappresentato dagli uomini adulti che vogliano offrire modelli di maschilità alternativi a quelli dominanti".
Cosa vuol dire oggi essere uomo? A fronte della solitudine maschile di fronte alle emozioni, alla ricerca di risposte nei siti pornografici che mostrano una sessualità femminile distorta dalla realtà e al dilagare di un immaginario più violento e disumanizzante che mostra l’altro sesso come territorio da predare ed umiliare, cresce il bisogno di dare risposte ed è urgente che la voce maschile sia ascoltata e che si faccia sentire. Per cambiare le cose l’unica strada da percorrere, precisano pediatri, psicologi e analisti dell’età evolutiva ad ogni congresso in cui lanciano allarmi di volta in volta, è l’educazione ai sentimenti, all'ascolto e alla vicinanza impartita dalle famiglie e dagli insegnanti.
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