Slegarsi dalla proprietà dell’auto, dalle incombenze relative alla manutenzione, al pagamento dell’assicurazione e del bollo. Un sogno? No, la possibilità offerta dal noleggio a lungo termine. E’ la soluzione conveniente per tanti, non tutti, prevalentemente in relazione al numero di chilometri coperti e all’attività svolta, perché tra i tanti benefici di chi usa un’auto a noleggio c’è un’importante quota di deducibilità sul piano fiscale.
Va specificato che si parla di noleggio a lungo termine perché compreso tra una durata minima di due anni e una massima, solitamente, di 5 anni. I periodi di tempo inferiori a 24 mesi non si configurano come noleggio a lungo termine. Tra i benefici, anzitutto, c’è la possibilità di ridurre al minimo l’investimento iniziale, quello che tradizionalmente corrisponde con l’acquisto dell’auto. L’utilizzatore paga una piccola quota d’entrata, variabile a seconda del modello e delle soluzioni proposte dalla casa automobilistica, successivamente si impegna a corrispondere un canone mensile fisso per l’intera durata del noleggio. E’ un canone onnicomprensivo, perché include non solo la disponibilità dell’auto, ma anche la copertura assicurativa, il bollo, la manutenzione ordinaria e straordinaria e qualunque spesa di gestione dell’auto. Praticamente, resta solo da fare il pieno di carburante. La cifra da versare è direttamente collegata al modello prescelto, oltre alle soglie chilometriche che si prevedono nel lasso di tempo del noleggio.
Sebbene si stia estendendo sempre più e venga reso disponibile anche per i privati, il noleggio a lungo termine è una soluzione da tempo cara alle aziende per le loro flotte, così come per i professionisti con partita Iva, soggetti per i quali i vantaggi sono maggiori, e legati alla deducibilità di parte dei costi. Va specificato che la proprietà del mezzo resta in capo alla società di noleggio e non si trasferisce all’utilizzatore.
Come funziona
Proponiamo un esempio di funzionamento del noleggio a lungo termine ritagliato su una station wagon compatta, modello che ben potrebbe adattarsi alle esigenze di mobilità e spazio di chi usa l’auto per la propria professione e potrebbe avere dei vantaggi dalla formula noleggio. Un esemplare dal valore di poco più di 17 mila euro prevede il versamento di un anticipo di 4.000 euro e un impegno di 36 mesi, con un chilometraggio massimo di 45 mila chilometri. Il canone mensile, a fronte del versamento dei 4.000 euro iniziali, ammonta a circa 370 euro. Così facendo, al termine dei 3 anni si saranno spesi 13.320 euro, inclusivi di assicurazione, bollo e manutenzione. Se il risparmio rispetto alla formula di acquisto classica appare evidente, vanno considerati alcuni aspetti, tutt’altro che secondari.
Pro e contro
Il prezzo di listino è soggetto sempre a una scontistica da parte del concessionario, per cui si può dare una prima sforbiciata nel caso di acquisto tradizionale. Al termine del noleggio è data anche la possibilità di acquisto del mezzo, tuttavia, la formula con maxi-rata finale (o rifinanziabile) non è detto che risulti conveniente, soprattutto nel caso di auto dalla rapida svalutazione. Optare per il noleggio dà la certezza della spesa mensile, dilazionata nel tempo, e senza preoccupazioni legate a quelle che possono essere le vicissitudini legate alla gestione del veicolo, pensiamo anche alla sostituzione delle gomme, al passaggio a quelle invernali, al soccorso e assistenza stradale inclusi nelle formule più complete.
Il vantaggio principale, tuttavia, risiede nella possibilità di dedurre le spese sul piano fiscale. E’ riconosciuta una deducibilità pari al 20% del costo nel periodo d’imposta, fino a un massimo di 3.615,20 euro (723,04 euro annui), oltre alla detraibilità dell’iva al 40% (o interamente se dimostrato l’uso esclusivo aziendale del veicolo).
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