Michelin chiuderà le fabbriche di Cholet e Vannes che impiegano 1.254 lavoratori, al più tardi all'inizio del 2026. Lo annuncia il gruppo francese di pneumatici spiegando che "non è stato possibile preservare la redditività dei due stabilimenti" sotto il peso del "peggioramento della competitività dell'Europa, in particolare a causa dell'inflazione e dell'aumento dei prezzi dell'energia".
La produzione sarà fermata dall'11 novembre e verrà avviata la discussione coi sindacati sulle misure di sostegno. Il gruppo Michelin annuncia anche che accantonerà, con il bilancio 2024, 330 milioni di euro.
Le contromisure messe in atto da Michelin convincono il mercato e la Borsa reagisce con un rimbalzo dello 0,6% a 31,3 euro. "Tutti i dipendenti colpiti beneficeranno di un sostegno individuale per aiutarli a costruire un nuovo futuro" assicura Michelin. Alcuni potranno accedere al pensionamento anticipato, altri potrebbero scegliere un sostegno per i trasferimenti interni o essere ricollocati e, secondo la società, questa sarà la soluzione per la maggior parte con "un indennizzo per eventuali gap retributivi fino a 400 euro lordi al mese per tre anni". Michelin inoltre si impegna "alla creazione di almeno altrettanti posti di lavoro dello stesso tipo a livello locale" come ha fatto con altri impianti. Per quanto riguarda la produzione Michelin "si è impegnata attivamente nell'ammodernamento dei suoi siti produttivi, quando possibile, per orientarli su attività ad altissimo valore aggiunto, consolidando così i suoi siti produttivi nel Paese".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA