"C'è volontà da parte di Byd di
giocare una partita europea. Atteggiamento diverso da quello di
altri costruttori cinesi'', lo ha sottolineato Alfredo
Altavilla, consulente speciale per l'Europa della casa asiatica,
in un incontro a Francoforte con la stampa italiana, avvenuto a
margine della presentazione della Sealion 7, uno dei prossimi
cinque modelli che la Casa di Shenzhen, ha chiarito il manager
tarantino, "intende lanciare entro fine 2025".
Questo, nonostante "Condizioni di mercato difficili: il 2025
- ha detto l'ex Chief Operating Officer Emea di Fiat Chrysler
Automobiles - rischia di diventare un anno estremamente
complicato. La vicenda dei dazi, un errore, sta diventando un
boomerang per l'industria europea. Per Byd è, però, un mal di
testa passeggero perché da settembre dell'anno prossimo le sue
auto saranno prodotte in Ungheria e Turchia", sottolineatura,
questa, che lo stesso Altavilla aveva già espresso nelle scorse
settimane. Concetti, a cui aggiunge la possibilità di
opportunità per il nostro Paese.
"Molti componentisti italiani sono già in Turchia e nell'Est
Europa. C'erano andati al seguito di loro clienti europei,
alcuni di questi hanno avuto volumi in discesa, quindi credo ci
sia spazio per controbilanciare... Ognuno di loro dovrà valutare
se c'è spazio anche per produzioni in Italia, dove il
savoir-faire della componentistica è enorme".
Tema incentivi: "Se li mettessimo a vantaggio della filiera
questa se ne gioverebbe: serve più competitività e se si
trovasse il modo, Byd e qualsiasi altro costruttore prenderebbe
(la cosa, ndr) in considerazione''.
Capitolo dazi: "Byd è impattato per il solo 17 per cento dai
dazi, essendo stato collaborativo con la Commissione Europea.
Tutti stanno facendo i conti sul fatto che un'eventuale
ritorsione cinese rischia di fare più male. L'imposizione di
dazi, però, ha fermato l'ingresso di costruttori cinesi in
Europa. Tutti i costruttori cinesi stavano guardando all'Italia
e il Governo aveva sviluppato un pacchetto di una competitività
estrema. Abbiamo annunciato i dazi e chi doveva fare
investimenti si è chiesto perché devo farlo? Ci siamo fatti male
da soli''.
Giudizio negativo sugli incentivi: "Sono una droga di cui il
mercato non ha bisogno''.
E ancora: "Un mercato in crisi non aiuta nessuno e non lo
vuole nessuno. Chi ci arriva vivo al 2035 se questo sistema
delle multe non viene modificato? Mi auguro che prima o poi ci
sia presa di coscienza. Bisogna inoltre lasciare al consumatore
la possibilità di scelta su cosa comprare''.
Nel dettaglio della strategia di Byd dei prossimi mesi,
Altavilla ha chiarito: "In questo contesto di enorme incertezza
c'è un piano di lancio importante di 5 veicoli nuovi: difficile
vedere tra i costruttori tradizionali 5 lanci in 12 mesi. Le
decisioni di localizzazione in Ungheria e Turchia? Sono state
prese quando non collaboravo con Byd, non ne conosco le ragioni.
Sulla Turchia che però conosco bene - Altavilla è stato Chief
Executive Officer di TOFAS, joint-venture tra Fiat Auto e Koç
Holding, ndr - posso dire che è un Paese stra competitivo, con
una filiera completa di componentistica. E sono due Paesi che
permettono di esportare in Europa a dazi zero''.
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