Sopprimendo le modifiche che erano state introdotte dal Senato, i deputati dell'Assemblea Nazionale francese hanno adottato una nuova griglia per il meccanismo bonus-malus che, in quel Paese, premia o penalizza le auto sulla base delle emissioni di CO2. In particolare l'articolo 18 della legge finanziaria stabilisce un inasprimento del malus fino a 20.000 euro di sovrattassa per i modelli con emissioni superiori (a seconda delle categorie) di 174 e 212 g/km. Oggi il massimo della tassa arriva a 12.500 euro.
Ci saranno - stabilisce la legge che è ora definitiva - due passaggi successivi nel 2020, uno dal primo gennaio al 29 febbraio con valori di emissione di CO2 correlati alle omologazioni NEDC, l'altro a partire dal primo marzo con valori di CO2 in WLTP. Il Governo - sottolinea il sito specializzato Autoctu - è rimasto indifferente alle argomentazioni dei membri del Parlamento che hanno sottolineato le conseguenze dell'inasprimento delle imposte. ''Si scoraggia l'acquisto di nuovi modell - ha detto Marie-Christine Dalloz, membro della commissione per le finanze, gli affari economici e il controllo del bilancio, al ministro del bilancio Bruno Le Maire. L'ex ministro del bilancio, Eric Woerth, ha parlato ''di una forma di isteria'' per qualificare questo inasprimento del malus. E ha aggiunto: ''I francesi dovrebbero avere ancora diritto all'acquisto di un'auto. Dove andremo a finire?''
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