Un tavolo nazionale, da unire ad
altri regionali, su mobilità sostenibile, patenti speciali e
fiscalità dell'auto per le persone con disabilità, trattando
anche temi medici e sulla digitalizzazione delle pratiche:
questa la proposta scaturita in Friuli Venezia Giulia da un
convegno a San Giovanni di Casarsa della Delizia. Ad
organizzarlo l'associazione Laluna insieme a Unasca (Unione
Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica) e
Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap).
Si è partiti dai dati, che vedono 160mila le patenti B
speciali attive in Italia (circa 2.400 quelle concesse nel
2022). "Da sempre queste realtà - ha spiegato Francesco Osquino,
presidente de Laluna e Vice Segretario Nazionale Unasca
coordinatore progetto Unascabile - lavorano per sensibilizzare
e aumentare l'autonomia delle persone con disabilità e il tema
di agevolare la mobilità di chi ha disabilità motorie,
aumentandone così il grado di autonomia. Ora auspichiamo un
tavolo nazionale e pure uno regionale che possa poi proseguire
nel lavoro di confronto e collaborazione tra i vari soggetti".
Vincenzo Falabella, presidente nazionale Fish ha auspicato
come si possa favorire una semplificazione di alcune procedure
per permettere ad un numero maggiore di persone con disabilità
di guidare in sicurezza e quindi essere maggiormente autonome,
anche in considerazione del fatto che spesso i mezzi pubblici
non sono attrezzati per le specifiche necessità.
La necessità di creare un tavolo nazionale su queste
tematiche è stata evidenziata anche da Giuseppe Guarino il quale
ha ricordato i progetti promossi da Unasca sui temi
dell'inclusività delle persone con disabilità, con corsi di
formazione per le autoscuole e studi di consulenza e, grazie al
sito unascabile.it, un elenco di tutte le autoscuole attrezzate
con macchine speciali per persone con disabilità.
"Il tema dell'inclusività tocca il tema delle patenti sotto
diversi punti di vista - ha concluso Osquino -: è stata rilevata
da parte del pubblico, oltre a delle criticità sui criteri di
selettività applicati al Gervasutta con il modello Vienna anche
sulla leggibilità dei quiz per la patente (partendo dal tipo di
font fino all'eliminazione di domande con doppia negazione). Da
parte dell'Unasca abbiamo già provveduto ad una rilettura in
chiave di leggibilità di tutti i test per la patente del
ciclomotore, ma andrebbe fatta per tutte le patenti, non solo
per le persone con disabilità ma anche per chi ha DSA (disturbi
specifici dell'apprendimento), ad esempio. Per questo
auspichiamo davvero la realizzazione di un tavolo nazionale ma
uno anche regionale, dove confrontarsi sulle norme per fare
chiarezza in modo che la burocrazia pesi di meno e venga davvero
garantita la mobilità sostenibile che è una via all'inclusione e
all'autonomia imprescindibile".
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