E' da considerarsi nullo il
provvedimento con il quale la Regione Lazio a fine novembre 2019
ha proceduto all'affidamento diretto per tre anni ad
Aci-Automobile Club d'Italia dei servizi relativi alla gestione
della tassa automobilistica regionale (c.d. 'bollo auto') per un
importo superiore ai 4 milioni di euro. L'ha deciso il Tar del
Lazio accogliento un ricorso proposto dalla società GE.FI.L Spa.
La ricorrente, in sostanza, sosteneva l'illegittimità
dell'affidamento in quanto disposo in difetto delle condizioni
richieste dal Codice dei contratti pubblici nonché delle
disposizioni e della giurisprudenza eurounitaria recepite. Il
Tar ha ritenuto che "l'accordo portato all'attenzione del
Collegio nel presente giudizio non rispetti tutte le condizioni,
indicate dalla Corte di Giustizia, per poter essere qualificato
quale 'accordo di cooperazione' sottratto all'applicazione del
Codice dei contratti pubblici". Ecco perché alla luce di una
serie di complesse motivazioni i giudici hanno ritenuto
l'accordo "illegittimo, in quanto integrante affidamento diretto
stipulato in difetto di tutte le condizioni, cumulative, in
presenza delle quali l'accordo avrebbe potuto qualificarsi in
termini di 'cooperazione tra amministrazioni', sottratta
all'applicazione delle norme sull'affidamento di contratti
pubblici". Nessun risarcimento per 'perdita di chance' però per
GE.FI.L.
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