Prima dell'uscita dall'Ue, importare un'auto usata nel Regno Unito dall'Europa era abbastanza semplice, ma questa operazione dal 31 gennaio 2020 era diventata un po' più complicato. Tuttavia le dinamiche dei prezzi dell'usato in Uk e il contestuale rafforzamento della sterlina rispetto all'euro (oggi risalita quasi al massimo rispetto al dopo Brexit hanno fatto ripartire la voglia di fare shopping al di qua della Manica anche grazie ad un atteggiamento collaborativo del Governo.
Come evideinzia il magazine Autocar, i sudditi di Re Carlo III possono innanzitutto informarsi sulle procedure attraverso un apposito sito nel sito web del Governo. Vi si scopre che un requisito fondamentale è l'obbligo di informare le dogane (HM Revenue & Customs entro 14 giorni dalla ricezione, utilizzando il servizio chiamato Nova (Notification of Vehicle Arrivals).
Questa paittaforma calcola anche gli importi dell' Iva e del dazio da versare. aLe regole relative all'Iva prevedono per le auto più vecchie di 30 anni, non più in produzione e non modificate una tassa del 5% sul prezzo di acquisto, mentre quelle più giovani sono tassate al 20%. Inoltre l'Iva va pagata sulla spedizione e sui dazi all'importazione.
Fino all'ottobre 2022 chi stava avviando una pratica di importazione poteva chiamare l'HMRC per ottenere assistenza e avviare la pratica, ma ora questo servizio è stato cancellato e ora chi desidera importare un'auto deve assumere (costo circa 120 sterline, cioè 145 euro ) uno spedizioniere doganale semplicemente per mettersi in contatto con l'HMRC e compilare e sezioni Nova pertinenti. L'operazione richiede la presentazione del certificato di immatricolazione originale e delle fatture di acquisto e spedizione del veicolo in modo che l'HMRC possa calcolare quanto dovuto.
Al ricevimento del pagamento, l'HMRC emetterà il modulo C384 'domanda di rilascio' che consente all'importatore di procedere alla fase successiva: l'immatricolazione dell'auto.
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