A settembre il prezzo medio dell'Rc
auto frena rispetto ad agosto dopo diversi mesi di incremento e
si posiziona a 414 euro (418 euro il mese precedente). E' quanto
si legge nell'indagine mensile dell'Ivass secondo cui l'aumento
su base annua è del +6,8% in termini nominali (+6,1% in termini
reali). In agosto la crescita nominale era stata del +6.7%.
Tutte le province italiane registrano incrementi di prezzo,
compresi tra il +1,3% di Reggio Calabria e il +11,0% di Roma e
Caltanissetta; il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è
di 261 euro, in aumento del +6,3% su base annua e in riduzione
del 40,5% rispetto allo stesso mese del 2014; Per gli assicurati
appartenenti a classi di merito superiori alla prima,
l'incremento di prezzo medio è del +9,8%, a fronte di un aumento
del +6,1% per gli assicurati in prima classe.
Federcarrozzieri, storture assicurazioni spingono costi rc auto
"Le tariffe rc auto continuano la corsa al rialzo come conseguenza delle storture e delle criticità che interessano il comparto assicurativo". Lo afferma Federcarrozzieri - l'associazione delle autocarrozzerie italiane - commentando i dati Ivass che vedono i prezzi delle polizze salire in termini nominali del 6,8% a settembre e in frenata rispetto ad agosto. "Da tempo denunciamo storture e anomalie del settore assicurativo che arrecano danno sia agli assicurati, attraverso vincoli e limiti inaccettabili, sia agli operatori delle autocarrozzerie, attraverso una turbativa della concorrenza - spiega il presidente Davide Galli - Pur in assenza di un aumento della incidentalità in Italia, la pratica illegale delle compagnie di assicurazioni di inserire nei contratti rc auto clausole che obbligano gli assicurati a rivolgersi per le riparazioni ad autocarrozzerie indicate dalle stesse imprese assicuratrici arreca un danno agli automobilisti, creando un effetto "imbuto" che allunga i tempi delle riparazioni e fa lievitare i costi degli interventi".
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