Da concetto di low-cost a quello di
value for money, per Dacia che nell'arco di due decenni ha
reinventato il proprio modo di essere. Dalla rinascita firmata
Renault Group, che ha deciso a suo tempo, per Dacia, un
posizionamento che ha puntato tutto sulla convenienza del
listino, oggi il marchio si è conquistato un nuovo spazio nel
mercato.
Il primo prodotto della filosofia low-cost fu la Logan,
un'auto pensata per essere vendibile in diversi mercati, con un
target globale. Il prezzo estremamente contenuto fu reso
possibile dall'adozione di tecnologie e motori di origine
Renault, affidabili ma di una generazione antecedente a quelli
adottati dal brand della losanga sui modelli dell'epoca.
Finiture semplici e dotazioni essenziali contribuivano
anch'esse a contenere il prezzo in poco meno di 8.000 euro,
quandouna concorrente nazionale di segmento equivalente costava
circa il 50% in più. Il riscontro da parte del pubblico decretò
la rinascita del brand con l'obiettivo dioffrire ai clienti
l'auto più economica del mercato.
Passa qualche anno ed arriva nel 2010 quello che sarebbe poi
diventato uno dei pilastri non solo del brand, ma anche del
mercato, ovvero il Duster. Anch'esso abbracciava il concetto di
low-cost e la stessa pubblicità dell'epoca giocava sul prezzo di
11.900 euro.
Passa una decina d'anni e la strategia del brand si evolve,
si declina attraverso nuovi modelli che le permettono di entrare
in diversi segmenti finora non presidiati. Dacia intercetta il
cambiamento e decide di far evolvere in maniera netta la sua
immagine di brand nel 2021, attraverso un nuovo logo, un nuovo
linguaggio di comunicazione e, soprattutto, attraverso il
concetto di value for money, ovvero un rapporto qualità prezzo
vincente.
Nella gamma di prodotti che fanno del value for money la loro
massima espressione ci son Nuova Spring e Nuovo Duster,
traconcretezza, prezzi e contenuti, senza però rinunciare a
sicurezza, comfort, praticità e design.
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