Anche in consiglio comunale a
Genova, come già avvenuto in mattinata in consiglio regionale,
la protesta contro la situazione della viabilità sulle
autostrade in Liguria, mette tutti d'accordo, o quasi per
chiedere lo stop ai pedaggi dove ci sono i cantieri e il blocco
degli aumenti. L'aula rossa ha approvato, con il voto contrario
di Mattia Crucioli (Uniti per la costituzione) un ordine del
giorno presentato da Cristina Lodi, capogruppo del Misto e
segretaria regionale di Azione, e sottoscritto da tutti i gruppi
tranne che, per motivi personali del capogruppo Aimé di Forza
Italia. Cristina Lodi nei giorni scorsi aveva criticato in
maniera molto accesa i concessionari autostradali per i continui
disservizi legati a restringimenti di carreggiate, cantieri
straordinari e diminuzioni di carico. Oggi con l'ordine del
giorno ha impegnato l'amministrazione "ad attivarsi per avviare
un'urgente interlocuzione tra Comune di Genova, Regione Liguria,
ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e Aspi per
rivedere la situazione, visto il protrarsi dei tempi di chiusura
dei cantieri e della realizzazione delle opere con conseguenti
enormi disagi a carico dei genovesi, al fine di riaprire una
riflessione che valuti la non applicazione dei rincari, il
ritorno alla gratuità dei pedaggi nella tratta autostradale
genovese, come previsto inizialmente fino a fine disagi, e
indennizzi a copertura dei danni economici e sociali che gravano
sui cittadini anche a seguito della realizzazione delle indagini
epidemiologiche sulle situazioni specifiche su cui si è
impegnata Regione Liguria". Un documento simile era stato
votato e approvato stamani in consiglio regionale, anche in
questo caso a firma della minoranza - presentato dal dem Roberto
Arboscello e relativo all'A6 Torino Savona - ma emendato da
Lilli Lauro (Fdi) con l'estensione a tutte le tratte e quindi
tutti i concessionari attivi in Liguria.
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