ROMA - L'integrazione delle tecnologie mediche avanzate nelle automobili potrebbe contribuire a ridurre gli incidenti legati agli errori dell'uomo e in particolare a quelli derivanti dalla stanchezza. Lo afferma uno studio realizzato nell'ambito del progetto Harken che è sostenuto da università e aziende europee del settore, tra cui l'Instituto de Biomecanica di Valencia in Spagna, l'Università del Regno Unito di Manchester, il coordinatore del progetto Borgstena Group Portugal specializzato nel settore tessile, il produttore portoghese di biosensori Plux e lo specialista tedesco di cinture di sicurezza Alatex. L'affaticamento del guidatore è all'origine - si legge nello studio - fino al 35% degli incidenti gravi nell'Unione Europea, che si traduce secondo la ricerca del forum eSafety Ue in più di 7.000 decessi all'anno. Il danno economico causato da incidenti stradali nell'Unione Europea è stimato dal forum a tra i 10 e i 15,6 miliardi di euro all'anno.
I ricercatori del progetto Harken, grazie ad un finanziamento dell'Unione Europea, hanno sviluppato un sedile e una cintura di sicurezza che, grazie all'uso dei cosiddetti tessuti 'intelligenti', sono in grado di misurare attraverso sensori incorporati la frequenza cardiaca e la respirazione. Il battito cardiaco è infatti un forte indicatore di attenzione e concentrazione, mentre la respirazione profonda e lenta indica uno stato di rilassamento o di riposo.
''Si tratta di una soluzione funzionale per scoprire se il conducente è stanco - ha detto David Bailey, professore di strategia industriale della Aston University di Birmingham - Molto utile per evitare incidenti e lesioni alle persone causati da chi si addormenta durante la guida su lunghe distanze''. Il consorzio Harken sta lavorando su prototipi e renderà disponibili prodotti da utilizzare nelle auto e nei truck entro due o tre anni, con la speranza che questo tipo di tecnologia diventi obbligatoria in ogni veicolo europeo in un prossimo futuro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA