Nel 2022 si sono verificati in
Abruzzo 2.824 incidenti stradali, che hanno causato la morte di
59 persone e il ferimento di altre 3.975. L'anno 2022 è
caratterizzato da una netta ripresa della mobilità e, come
conseguenza, dell'incidentalità stradale. Rispetto al 2021
aumentano gli incidenti (+3,5%) e i feriti (+4,0%) ma si riduce
il numero delle vittime (-26,3%). A livello nazionale, invece,
aumentano gli incidenti (+9,2%) i feriti (+9,2) e le vittime
(+9,9%). Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si
sono ridotte in Abruzzo del 53%, più della media nazionale
(-42,0%); fra il 2010 e il 2022 si registrano variazioni,
rispettivamente di -25,3% e -23,2%. Nello stesso periodo
l'indice di mortalità sul territorio regionale diminuisce (da
2,9 a 2,1 deceduti ogni 100 incidenti), mentre quello nazionale
non subisce variazioni (1,9 decessi ogni 100 incidenti) (Tavola
in allegato).
Nel 2022 si riduce in Abruzzo l'incidenza degli utenti
vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) periti in
incidente stradale, attestandosi su un valore inferiore alla
media Italia (39,0% contro 44,3%). Guardando invece agli utenti
vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell'incidente
(conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro
peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione
si conferma inferiore a quello nazionale (44,1% contro 49,3%).
Sempre tra 2010 e 2022 l'incidenza di pedoni deceduti è
aumentata in Abruzzo da 12,7% a 18,6%, mentre nel resto del
Paese l'aumento è stato più contenuto, da 15,1% a 15,4%.
Tra il 2021 e il 2022 l'indice di lesività aumenta da 140,1 a
140,8, mentre diminuiscono sia l'indice di mortalità, da 2,9 a
2,1 decessi ogni 100 incidenti che quello di gravità (misurato
dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e
feriti moltiplicato 100), che passa da 2,1% a 1,5%.
L'incidentalità rimane alta lungo la costa e nei comuni
capoluogo di provincia: ancora in evidenza le criticità della
SS016, lungo la quale si registra il maggior numero di incidenti
(57, 97 feriti), e delle strade SS017 (51, 2 morti e 83 feriti)
e SS080 (47, 4 morti e 70 feriti) (Figura 2). Gli incidenti più
gravi si registrano sulla SS 578 dove gli indici di mortalità e
di gravità raggiungono rispettivamente i 33,3 morti ogni 100
incidenti e 25 decessi ogni cento morti e feriti. L'indice di
mortalità cresce nella provincia di Teramo mentre diminuisce in
tutte le altre province.
Nel 2022 il maggior numero di incidenti (1.853, il 65,6% del
totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 22 morti
(37,3% del totale) e 2.478 feriti (62,3%). Rispetto all'anno
precedente i sinistri aumentano solo sulle strade urbane
(+8,2%), mentre diminuiscono sulle autostrade (-12,3%) e sulle
altre strade (-2,5%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle
altre strade (4,2 decessi ogni 100 incidenti) e sulle strade
autostrade (2,3 decessi ogni 100 incidenti). Sulle strade urbane
il 49,8% dei sinistri stradali si verifica lungo un rettilineo,
percentuale che sale al 54,8% sulle strade extraurbane. In
ambito urbano gli incidenti che avvengono nei pressi di un
incrocio rappresentano il 49,8% del totale, seguono quelli nei
pressi di una intersezione (16,1%), di una curva (7,6%) e di una
rotatoria (5,0%). Lungo le strade extraurbane il 26,7% degli
incidenti si verifica in prossimità di una curva, seguono quelli
nei pressi di un incrocio (7,3%), di un'intersezione (5,1%) e di
una rotatoria (2,2%)
Riproduzione riservata © Copyright ANSA