(ANSA)- ROMA, 30 AGO - Contrordine, cinque porzioni al giorno
di frutta, verdura e legumi non servono. Ne bastano tre, purché
generose, per ridurre il rischio di mortalità.
A evidenziarlo uno studio della McMaster University di
Hamilton, in Canada, pubblicato su The Lancet e presentato al
congresso della Società europea di cardiologia a Barcellona.
Secondo gli studiosi il più basso rischio di mortalità riguarda
le persone che consumano da tre a quattro porzioni al giorno di
legumi, vegetali e frutta, pari a un totale che varia da 375 a
500 grammi. La 'regola d'oro' è 125 grammi da considerare come
porzione per frutta e verdura e 150 per i legumi. Per arrivare a
questa conclusione sono stati analizzati i dati dello studio
Pure (Prospective Urban Rural Epidemiology), provenienti da 18
diversi Paesi. I partecipanti, di cui sono state delineate le
abitudini alimentari, sono stati seguiti per una media di sette
anni e mezzo, durante i quali si sono verificati 5796 decessi.
Coloro che assumevano tre porzioni al giorno di frutta, verdura
e legumi avevano tassi di mortalità del 22% inferiori a quelli
che ne consumavano meno di una. Ma andando oltre nel consumo non
vi era alcun particolare beneficio aggiuntivo. "Il nostro studio
ha riscontrato il rischio più basso di decessi in coloro che
hanno consumato tre o quattro porzioni, equivalenti a 375 a 500
grammi di frutta, verdura e legumi al giorno, con pochi vantaggi
aggiuntivi per l'assunzione oltre questa quantità", evidenzia
Victoria Miller, autrice principale dello studio. Inoltre,
l'assunzione di frutta era fortemente associata a vantaggi
rispetto alle verdure. E queste ultime offrivano una maggiore
riduzione della mortalità se consumate da crude.
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