/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Covid come vaccinazione preventiva nei tumori, ricerca italiana

Covid come vaccinazione preventiva nei tumori, ricerca italiana

Lavoro del Pascale, vaccinati mostrano risposta immune crociata

NAPOLI, 23 maggio 2024, 12:58

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

Uno studio tutto dell'Istituto dei tumori Pascale di Napoli, accettato dalla rivista 'Frontiers in Immunology', ha dimostrato, per la prima volta, che il Sars-Cov-2 ha molecole (antigeni) simili a quelle tumorali.
    Soggetti vaccinati o che hanno contratto l'infezione da Coronavirus mostrano una risposta immune crociata. Di conseguenza, l'esposizione agli antigeni del virus potrebbe rappresentare una "vaccinazione preventiva" per tumori soprattutto del seno, fegato, colon e melanoma.
    Il lavoro, si legge in una nota del Pascale, accettato per la pubblicazione (primi nomi co-autori Concetta Ragone e Angela Mauriello, ultimi nomi co-autori, Mariella Tagliamonte e Luigi Buonaguro) descrive per la prima volta che il virus Sars-CoV-2 presenta nelle sue proteine, frammenti (antigeni) che condividono una elevata omologia di sequenze e di conformazione con antigeni espressi dalle cellule tumorali. In particolare, questi antigeni tumorali sono specificamente espressi dalla cellule del tumore al seno, al fegato, al colon e del melanoma.
    Inoltre, viene dimostrato che cellule del sistema immunitario (linfociti T), da soggetti vaccinati o che hanno contratto l'infezione da Sars-CoV-2, sono in grado di cross-reagire con gli antigeni virali e tumorali. Questo fenomeno, definito "mimetismo molecolare" (molecular mimicry), suggerisce che la risposta immunologica indotta dagli antigeni virali e, di conseguenza, la memoria immunitaria che si è venuta a stabilire, può rappresentare una protezione nei confronti dello sviluppo di un tumore.
    "Questo risultato, ottenuto anche con il supporto dell'Unità del Laboratorio di Patologia Clinica dell'Istituto Pascale, diretto da Ernesta Cavalcanti - dice Luigi Buonaguro, direttore del Laboratorio di Modelli Immunologici Innovativi, coordinatore dello studio - ha una potenziale ricaduta di notevole rilevanza medica a livello globale. In precedenza, sono stati riportati casi aneddotici di regressione tumorale in soggetti affetti da Covid-19, incluso nel nostro Istituto. Ma questa è la prima volta che viene dimostrato il meccanismo secondo il quale questo fenomeno avverrebbe. Infatti, grazie alla notevole esperienza acquisita dal nostro gruppo di ricerca nel settore specifico del mimetismo molecolare, è la prima volta che non solo vengono descritte in dettaglio le similitudini tra molecole del virus Sars-CoV-2 e quelle tumorali ma anche la capacità delle cellule del sistema immunitario di cross-reagire con tali molecole".
    Saranno i dati epidemiologici dei mesi-anni futuri a confermare o meno il reale impatto di tale mimetismo molecolare sulla incidenza (numero di nuovi casi) dei tumori al seno, al fegato, al colon e del melanoma. Intanto lo definisce "uno studio di grande interesse" il direttore scientifico dell'Irccs partenopeo, Alfredo Budillon che conferma, come d'altra parte già dimostrato in altre pubblicazioni del gruppo di Luigi Buonaguro, "il mimetismo molecolare può essere sfruttato per il disegno di vaccini terapeutici antitumorali personalizzati su cui in Istituto stiamo da tempo lavorando". "Sono estremamente orgoglioso - sottolinea il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi - di questo risultato, frutto di un progetto disegnato e condotto interamente all'interno del nostro Istituto, che potrà avere un possibile impatto di straordinaria portata sulla salute della popolazione mondiale".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza