/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Psoriasi, 3 milioni di malati in Italia, 84% delusi da cure

Psoriasi, 3 milioni di malati in Italia, 84% delusi da cure

Crollo degli accessi nei centri specialistici

ROMA, 19 giugno 2017, 19:16

Redazione ANSA

ANSACheck

Psoriasi, 3 milioni di malati in Italia, 84% delusi da cure - RIPRODUZIONE RISERVATA

Psoriasi, 3 milioni di malati in Italia, 84% delusi da cure - RIPRODUZIONE RISERVATA
Psoriasi, 3 milioni di malati in Italia, 84% delusi da cure - RIPRODUZIONE RISERVATA

Arriva l'estate e la psoriasi tende a 'placarsi' grazie al sole, ma il problema resta, più grave che mai. Sui quasi tre milioni di malati in Italia, una gran parte è costretta per tutto il resto dell'anno ad una estenuante ricerca di una terapia efficace, che si trasforma in un pellegrinaggio continuo tra medici di famiglia e dermatologi territoriali. Una ricerca che non passa mai per i centri di riferimento (ex Psocare), con il risultato di una delusione che tocca l'84% dei casi e un abbandono delle cure che arriva al 90% e la grave conseguenza che l'80% dei malati viene colpito anche da depressione. A scattare questa impietosa fotografia, basata su 5278 schede compilate dai pazienti e 2560 dai medici specialisti, è stata l'ADIPSO, l'Associazione per la Difesa degli Psoriasici, che ha presentato i risultati della propria indagine durante un convegno che si è concluso sabato a Roma. Le schede sono state raccolte dall'associazione lo scorso 29 ottobre durante l'Open Day del WPD (World Psoriasis Day), in 93 cliniche di riferimento regionali (ex Psocare) che hanno aperto le loro porte per fornire informazioni sulla malattia e svolgere visite e consulti gratuiti. "Dobbiamo fare qualcosa per questa delusione dei pazienti - ha commentato la presidente dell'ADIPSO Mara Maccarone -. Oggi ci sarebbero tutti i mezzi per curarsi, ma molti non ci riescono, e questo è enorme danno per il paziente e per la società. Le schede che abbiamo raccolto fotografano perfettamente la situazione generale, basti pensare che nei centri di riferimento in pochi anni siamo scesi da 12mila a 6mila pazienti, segno tangibile che qualcosa non va e non per colpa dei malati".
    "Un dato che fa molto riflettere - ha affermato la prof.ssa Ornella De Pità, dermatologa dell'ospedale Cristo Re di Roma - è che delle persone visitate o intervistate all'Open Day solo 102 erano state trattate da un centro di riferimento. Forse anche per questo hanno manifestato una forte delusione per le terapie ricevute. Inoltre la ricerca ha messo in luce una forte richiesta dei farmaci biotecnologici da parte dei pazienti, nonostante ci siano molte alternative prima di arrivare a questa risorsa".
    Il problema dell'abbandono della terapia, ha spiegato il prof.
    Nicola Balato, che dirige la dermatologia del Policlinico Federico II di Napoli, si risolve con una migliore comunicazione. "Il problema è di comunicazione. Dobbiamo impostare un percorso di istruzione del paziente per fare in modo che segua il più possibile le terapie che proponiamo, anche spiegandogli che magari la prima può non funzionare ma che in quel caso ci sono delle altre 'armi' che si possono usare".
    Una caratteristica dei pazienti emersa dalle schede è la presenza frequente di comorbidità, con le principali che sono risultate l'obesità (il 26% di chi aveva una malattia associata alla psoriasi) e la depressione (23%), oltre che il diabete (13%). "Questo è un problema per chi prende in carico il paziente - ha sottolineato il prof. Gianfranco Altomare, direttore del dipartimento di dermatologia dell'Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano - perché queste patologie fanno in modo che il paziente non possa usare certi farmaci". 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza