Identificata la 'memoria' del
sistema immunitario. E' un 'micro-organo' 'nascosto in bella
vista' all'interno dei linfonodi di collo e ascelle. Quasi
invisibile quando siamo in salute, si ingrandisce 'svelando' la
sua presenza quando ci ammaliamo. Oltre a 'ricordare' le
infezioni passate e le vaccinazioni, è il luogo dove le cellule
immunitarie si riuniscono per innescare una risposta rapida
contro un'infezione con cui siamo già entrati in contatto. Un
passo importante, secondo gli esperti, verso la comprensione di
come produrre vaccini migliori.
La scoperta, descritta su Nature Communications, è frutto di un
lavoro della studentessa Imogen Moran di 27 anni, sotto la
supervisione di Tri Phan del Garvan Institute di Sydney.
La struttura, denominata SPF (foci proliferativi sottocapsulari)
è stata scoperta solo quando i ricercatori hanno fatto un "film"
del sistema immunitario in azione, utilizzando una microscopia
ad alta risoluzione 3-D in animali viventi. Ricca di cellule
immunitarie di molti tipi e lunga quanto metà dell'unghia del
dito mignolo, è posizionata strategicamente nei linfonodi del
collo e delle ascelle. "E' piccola e quasi invisibile quando
siamo in buona salute - spiega Moran - e si ingrandisce quando
ci ammaliamo".
I linfonodi sono parte del sistema di 'pulizia'
dell'organismo, il che li rende un luogo ideale per monitorare
batteri e virus. Al loro interno, la SPF rimane in allerta e
quando individua batteri o virus, attiva una potente e immediata
risposta immunitaria. "Grazie ai vaccini - spiega Phan - noi
addestriamo le cellule-memoria del nostro sistema immunitario
insegnando loro le caratteristiche di ciascun virus, in modo che
in futuro possano riconoscere e uccidere il virus. Molte di
queste cellule 'addestrate' migrano nella SPF, dove restano in
attesa di un'infezione". Secondo gli esperti, capire come il
sistema memorizza le informazioni per combattere le infezioni
può aiutare in futuro a produrre vaccini migliori.
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