I virus interagiscono con alcune
proteine del corpo umano. Sono loro ad attaccarsi sulla
superficie degli stessi virus e a facilitare la formazione di
alcune placche tipiche di malattie neurodegenerative come il
morbo di Alzheimer. E' questa la scoperta fatta dai ricercatori
dell'Università di Stoccolma e dal Karolinska Institutet in un
lavoro pubblicato su Nature Communications.
I virus vengono ricoperti da uno strato di proteine appena
incontrano i fluidi biologici del loro ospite e prima che
trovino la loro cellula bersaglio. Questo strato di proteine
sulla superficie influenza significativamente l'attività
biologica. Gli studiosi hanno infatti notato che virus come
l'Rsv (il virus respiratorio sinciziale, da cui dipendono alcune
polmoniti) e l'herpes simplex virus di tipo 1 possono legare una
classe speciale di proteine, chiamate 'amiloidi'. Queste creano
placche che ormai la scienza ha visto avere un ruolo nella
malattia di Alzheimer.
I ricercatori svedesi hanno notato che il virus dell'herpes
simplex di tipo 1 è in grado di accelerare la trasformazione
delle proteine amiloidi che costituiscono le placche. In
modelli animali con morbo di Alzheimer hanno visto che i topi
sviluppavano la malattia entro 48 ore dall'infezione nel
cervello. In assenza di un'infezione simile, invece, il processo
richiede normalmente diversi mesi.
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