Una tecnica innovativa, applicata
all'ospedale Garibaldi di Catania, ha permesso di salvare una
bimba di 8 anni consentendo di rimuovere un tumore intracranico
gigante con la preservazione di tutte le strutture vitali.
L'intervento, obbligatorio perché l'ulteriore crescita avrebbe
causato altri deficit neurologici sino al decesso della piccola,
è stato pubblicato sulla rivista internazionale World
Neurosurgery della Elsevier. In particolare, viene spiegato, i
neuroradiologi hanno provveduto alla "embolizzazione selettiva
intravascolare delle arterie del tumore" utilizzando particolari
particelle del diametro di 300-500 micron. Il giorno dopo i
neurochirurghi, facilitati dall'assenza di sanguinamento, hanno
rimosso il tumore. La bambina ha poi avuto un progressivo
miglioramento. "Il difficile intervento eseguito, peraltro il
primo di questo genere al mondo, serve a rimarcare come l'alta
specialità dell'Arnas Garibaldi si confermi ancora una volta
affidabile e vincente", ha detto il dg Fabrizio De Nicola.La
piccola era stata sottoposta a una risonanza magnetica che ha
evidenziato significativa estensione del tumore e in particolare
i suoi rapporti con varie strutture vitali encefaliche, come il
tronco encefalico, l'arteria carotide intracranica, l'arteria
basilare, l'arteria cerebrale posteriore e l'arteria cerebrale
media. Inoltre lo studio angiografico del tumore ha messo in
luce la sua ricchissima vascolarizzazione. Vista l'evidente
pericolosità del quadro clinico è stata rapidamente pianificata
una strategia di intervento, "mai eseguita per questo tumore in
età pediatrica", riferisce l'Arnas Garibaldi. Il trattamento ha
coinvolto un'equipe multidisciplinare composta da neuroradiologi
interventisti (Gianluca Galvano ed Alfio Cannella della
Radiologia del Garibaldi centro diretta da Antonio Scavone), e
da neurochirurghi (Giovanni Nicoletti, Massimo Furnari e Carmelo
Riolo della Neurochirurgia dell'Arnas Garibaldi diretta dallo
stesso Giovanni Nicoletti).
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