Le aspettative negative e più in
generale l'atteggiamento delle persone nei confronti del vaccino
anti Covid-19 sono correlate in modo significativo
all'insorgenza e all'intensità degli effetti collaterali più
comuni come stanchezza, dolori muscolari, mal di testa e dolore
al sito di iniezione. A suggerirlo è uno studio pubblicato sulla
rivista 'Psychological Science' e guidato da studiosi
dell'Università di Bologna da cui è emerso che i disagi
riportati dopo la vaccinazione possono essere influenzati
dall'effetto nocebo, opposto dell'effetto placebo.
"Variabili psicologiche come le credenze sui vaccini, la
paura, la fiducia e le aspettative spiegano il 30%
dell'intensità dei sintomi", spiega Katia Mattarozzi,
professoressa al dipartimento di scienze mediche e chirurgiche
dell'Università di Bologna e prima autrice dello studio. "Questo
risultato sottolinea il contributo degli effetti nocebo -
aggiunge - ovvero meccanismi neuro-psico-biologici legati alle
esperienze pregresse dell'individuo, alle credenze e alle
aspettative, che si attivano ogni qualvolta una persona assume
una molecola farmacologica e che ne influenzano la
farmacodinamica".
Gli studiosi hanno preso in considerazione un campione di 315
persone indagando, durante il tempo di attesa di 15 minuti
successivo alla vaccinazione. A distanza di un giorno è stata
poi registrata la presenza e la severità di eventuali effetti
avversi, in parte causati dalle aspettative negative e dalle
paure riguardo al vaccino. Per Marozzi "gli operatori sanitari,
le istituzioni scientifiche, i governi e i media condividono la
responsabilità di comunicare efficacemente i benefici e i
potenziali effetti avversi dei vaccini con l'obiettivo di
aumentare nella popolazione l'accettazione del vaccino, la
comprensione dei suoi importanti benefici per la salute
individuale e collettiva, e prevenire effetti nocebo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA