Bicarbonato, limone e aceto sono rimedi naturali spesso utilizzati per sbiancare i denti, ma con risultati dubbi e il rischio di creare più danni che benefici. A mettere in guardia è la Società Italiana di Parodontologia (SIdP). Innanzitutto, chiarisce Loretta Bongiovanni, socio igienista dentale della SIdP, "bisogna precisare che una cosa è togliere le macchie derivate da fumo o da assunzione di sostanze pigmentanti come caffè, tè e liquirizia, e un'altra è lo sbiancamento vero e proprio del dente, ovvero andare ad agire sul colore dello smalto, che è una caratteristica estetica personale e di tipo genetico". La rimozione delle macchie derivanti da alimentazione e fumo, precisa, "può esser fatta tramite l'utilizzo di polveri a base di bicarbonato durante le sedute di igiene orale".
Sul web spopolano però blog e siti che illustrano tutte le sostanze naturali in grado di far conquistare o riconquistare la bianchezza del dente. Ma, sottolinea Francesco Ferrarotti, membro del Consiglio di Presidenza della SIdP, "essendo abrasive, possono essere efficaci nel togliere qualche macchia superficiale, però possono danneggiare lo smalto. Inoltre, se applicate sui colletti scoperti, ovvero le parti del dente in cui la gengiva si è ritirata, possono provocare ipersensibilità al freddo". Sconsigliati per le macchie, i rimedi fai da te lo sono ancor di più per schiarire il colore dello smalto. In questo caso, prosegue Ferrarotti, "le tecniche professionali, le uniche testate scientificamente, utilizzano gel sbiancanti a base di perossido di carbamide, che devono essere applicati sono il controllo diretto dell'odontoiatra o dell'igienista dentale.
In alternativa possono essere applicati sulla parte da trattare attraverso mascherine personalizzate portate dal paziente a domicilio per alcune ore al giorno per 10-15 giorni". In qualsiasi caso le procedure di sbiancamento vanno eseguite in condizioni di sicurezza e sotto controllo professionale, perché, conclude, "prima di eseguirle è importante una valutazione obiettiva della salute dei denti e della gengive".
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