Sono 'nativi digitali', cresciuti con il web e circondati da nuove tecnologie. Ma per quanto riguarda la capacità di utilizzare correttamente lo spazzolino da denti, non raggiungono la sufficienza, persino quando cercano di fare del loro meglio. A bocciare le giovani generazioni in igiene orale è uno studio pubblicato sulla rivista BMC Oral Health. I ricercatori della Justus Liebig University di Giessen, in Germania, hanno selezionato 98 ragazzi e ragazze di 18 anni.
Ai partecipanti è stato chiesto di spazzolare i denti al meglio, quindi è stato fornito loro un tablet da porre di fronte al lavabo per filmare le operazioni di igiene orale. Si è così osservato che, se pure spazzolavano a lungo i denti, in media quasi 3 minuti e mezzo per seduta, lo facevano male. L'errore numero uno? Nonostante si insegni già ai bambini a spazzolare le superfici laterali sia con movimenti circolari che verticali, il campione esaminato ha trascorso quasi il 40% del tempo sfregando orizzontalmente le superfici dei denti rivolte verso l'esterno della bocca.
Tutti hanno spazzolato tre volte più a lungo la superficie occlusale, ovvero masticante, rispetto a quelle rivolte verso il palato, dove si deposita più placca. Solo il 5% spazzolava per intero anche quest'ultima, ma vi dedicava pochissimi secondi. "Il concetto di spazzolare bene", concludono i ricercatori, "sembra essere limitato al tempo dedicato a questa azione, non alla qualità". I risultati, inoltre, "sono probabilmente migliori rispetto ai coetanei dei ragazzi esaminati, poiché i volontari sapevano di essere osservati".
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