La parodontite, ovvero la malattia
che colpisce le gengive e che nelle forme più gravi provoca la
perdita dei denti, è associata a un rischio maggiore del 20% di
sviluppare un decadimento cognitivo lieve o una vera e propria
demenza. A far luce in modo approfondito sul legame che unisce
batteri della bocca e cervello è uno studio pubblicato su
Neurology, rivista ufficiale dell'American Academy of Neurology.
Lo studio ha coinvolto 8.275 persone con un'età media di 63
anni che all'inizio dello studio non avevano demenza. I
partecipanti hanno ricevuto un esame parodontale completo che
includeva la misurazione della profondità di sondaggio delle
gengive, la quantità di sanguinamento e la recessione gengivale:
tutti parametri che servono a determinare la presenza di una
malattia parodontale. Un totale di 4.559 persone sono state
valutate e seguite per circa 20 anni. Complessivamente, 1.569
persone hanno sviluppato demenza. Tra le persone che avevano
gengive sane e tutti i denti all'inizio dello studio, il 14% ha
sviluppato demenza. Tra quelle con malattia gengivale lieve il
18%, tra chi presentava all'inizio dello studio una parodontite
grave il 22% e tra chi l'aveva tanto grave da aver perso quasi o
tutti denti, il 23%. "Le persone che, all'inizio del nostro
studio, soffrivano di una forma grave di parodontite, avevano
il doppio del rischio di lieve compromissione cognitiva o
demenza 20 anni dopo", ha detto l'autore dello studio Ryan T
Demmer, ricercatore della University of Minnesota School of
Public Health di Minneapolis. "Una buona igiene dentale aiuta a
mantenere denti e gengive sane", conclude Nicola Marco Sforza,
presidente eletto della Società Italiana di Parodontologia e
Implantologia (SIdP), ma come mostrano sempre più studi clinici,
è anche un modo molto semplice ed efficace per preservare la
salute di tutto l'organismo. Questo studio è molto interessante
perché prospettico e a lungo termine. Nei risultati conferma
dati preliminari di altre ricerche in merito all'associazione
tra parodontite grave e decadimento cognitivo".
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