Aver cura delle proprie gengive
potrebbe proteggere la salute del cuore, mentre la malattia
gengivale potrebbe essere un fattore di rischio per aritmie. Lo
rivela uno studio pubblicato sul Journal of the American Heart
Association, secondo cui, inoltre, dopo un intervento per curare
la fibrillazione atriale, la forma più comune di aritmia
cardiaca, curare la parodontite può ridurre il rischio di
recidiva dell'aritmia.
La fibrillazione atriale è caratterizzata da un battito
cardiaco irregolare e può aumentare il rischio di ictus e
persino di insufficienza cardiaca. Nei casi più gravi può essere
trattato tramite ablazione con catetere, un procedimento che
rimuove molto attentamente un'area danneggiata del cuore che
causa l'aritmia.
Lo studio, diretto da Shunsuke Miyauchi dell'Università di
Hiroshima in Giappone, ha coinvolto 288 persone tutte con
malattia gengivale e sottoposte ad ablazione per trattare la
fibrillazione atriale. Di queste, 97 hanno ricevuto un
trattamento per la loro malattia gengivale fino a tre mesi dopo
l'intervento.
Nel corso di un periodo di monitoraggio lungo fino a un
massimo di due anni, il 24 per cento dei partecipanti ha
nuovamente sperimentato la fibrillazione atriale, ma i pazienti
trattati dal dentista per la parodontite dopo l'operazione
avevano un rischio di recidiva dell'aritmia ridotto del 61 per
cento.
Il rischio di sviluppare nuovamente la fibrillazione atriale,
inoltre, cresce all'aumentare della gravità della malattia
gengivale.
Se il tessuto gengivale è infiammato o presenta dei danni,
batteri e proteine immunitarie infiammatorie possono entrare nel
flusso sanguigno, il che può influenzare la salute del cuore,
afferma Miyauchi.
I ricercatori hanno anche misurato i livelli di proteine
infiammatorie nel sangue dei partecipanti prima di sottoporsi
all'ablazione, scoprendo che la concentrazione di dette proteine
era maggiore tra i pazienti con grave malattia gengivale. E
ancora, elevate concentrazioni di anticorpi contro i batteri
della malattia gengivale erano anche collegati a una maggiore
ricorrenza della fibrillazione atriale, afferma Miyauchi.
Lo studio suggerisce l'importanza per le persone con
fibrillazione atriale a sottoporsi un trattamento per la
malattia gengivale se necessario. I ricercatori sottolineano
anche l'importanza di lavare i denti con un dentifricio al
fluoro almeno due volte al giorno, passare il filo interdentale
o gli scovolini ogni giorno e andare regolarmente un dentista.
Naturalmente servirebbero studi su campioni più grandi per
confermare l'associazione tra parodontite e fibrillazione
atriale.
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