Il numero di nuovi virus e batteri
scoperti ogni anno è in continuo aumento, tanto che dagli anni
'60 a oggi le nuove malattie infettive sono quadruplicate. Lo
affermano i dati della EcoHealth Alliance, un consorzio di
ricercatori, rielaborati per uno speciale del sito della radio
pubblica Usa Npr, da cui si deduce che il fenomeno riguarda
tutto il mondo.
Solo nelle ultime due decadi, sottolineano gli esperti, più
di una dozzina di nuovi virus e batteri capaci di provocare
malattie nell'uomo sono stati scoperti in Nord America, mentre
l'Asia ne ha avuti 17, l'Africa 7 e l'Europa almeno 18, con
qualche caso anche in Italia, che ad esempio ha avuto il primo
paziente al mondo colpito da babesiosi, una infezione trasmessa
da un protozoo, nel 1998.
Da una parte a causare il boom sono i metodi sempre più
sofisticati per scovare e caratterizzare i virus, spiega Barbara
Han del Cary Institute of Ecosystem Studies, ma questa non è la
sola ragione. "Non ci sarà mai un modo perfetto per tenere conto
delle differenze nei campionamenti e nelle analisi - spiega -,
ma anche se cerchiamo di compensare con il maggior numero di
informazioni a disposizione oggi, continuiamo a trovare un
aumento delle malattie. I dati sono molto convincenti".
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