La nostra lavastoviglie? È meno sterile di quello che pensiamo. Può restituirci piatti e stoviglie senza macchie, ma probabilmente, come molti altri oggetti in casa, è anche ricca di batteri e funghi. A suggerirlo è uno studio guidato dalle Università di Copenaghen e Lubiana, pubblicato su Applied and Environmental Microbiology, che prendendo in esame i sigilli in gomma di 24 lavapiatti ha evidenziato che i batteri più comuni includono Pseudomonas, Escherichia e Acinetobacter, e i funghi invece Candida, Cryptococcus e Rhodotorula. L'ambiente caldo e umido aiuta il proliferare di questi microrganismi.
Questo non deve preoccupare molto, perché il rischio di ammalarsi a causa della lavastoviglie è in generale nullo o estremamente basso secondo una studiosa non coinvolta nella ricerca, Erica Hartmann della Northwestern University, che commentando i risultati per Healthday evidenzia che potrebbero avere un rischio leggermente maggiore da quei funghi e batteri "coloro che hanno già un sistema immunitario indebolito". Ma come finiscono questi microrganismi nella lavastoviglie? Il "punto di ingresso principale per i funghi è l'acqua del rubinetto che alimenta l'apparecchio", spiega Nina Gunde-Cimerman, una delle autrici della ricerca. Ma cibo, persone e animali domestici sono altre potenziali fonti. Per quanto riguarda i batteri, la fonte non è chiara, ma si ipotizza che il cibo contaminato sia la principale via d'ingresso. E' poi possibile che i microbi escano attraverso l'acqua di scarico o l'aria calda prodotta alla fine del ciclo della lavastoviglie, quindi secondo l'esperta un modo per contenerli è evitare di aprirla prima che si sia raffreddata. Si possono poi pulire le guarnizioni in gomma con un panno asciutto alla fine del ciclo di lavaggio.
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