/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

La nostra lavastoviglie? Non è sterile come pensiamo

La nostra lavastoviglie? Non è sterile come pensiamo

Probabilmente brulica di batteri e funghi, ma pericolo basso

ROMA, 15 gennaio 2018, 18:36

Redazione ANSA

ANSACheck

La nostra lavastoviglie? Non è sterile come pensiamo - RIPRODUZIONE RISERVATA

La nostra lavastoviglie? Non è sterile come pensiamo - RIPRODUZIONE RISERVATA
La nostra lavastoviglie? Non è sterile come pensiamo - RIPRODUZIONE RISERVATA

 La nostra lavastoviglie? È meno sterile di quello che pensiamo. Può restituirci piatti e stoviglie senza macchie, ma probabilmente, come molti altri oggetti in casa, è anche ricca di batteri e funghi. A suggerirlo è uno studio guidato dalle Università di Copenaghen e Lubiana, pubblicato su Applied and Environmental Microbiology, che prendendo in esame i sigilli in gomma di 24 lavapiatti ha evidenziato che i batteri più comuni includono Pseudomonas, Escherichia e Acinetobacter, e i funghi invece Candida, Cryptococcus e Rhodotorula. L'ambiente caldo e umido aiuta il proliferare di questi microrganismi.


    Questo non deve preoccupare molto, perché il rischio di ammalarsi a causa della lavastoviglie è in generale nullo o estremamente basso secondo una studiosa non coinvolta nella ricerca, Erica Hartmann della Northwestern University, che commentando i risultati per Healthday evidenzia che potrebbero avere un rischio leggermente maggiore da quei funghi e batteri "coloro che hanno già un sistema immunitario indebolito". Ma come finiscono questi microrganismi nella lavastoviglie? Il "punto di ingresso principale per i funghi è l'acqua del rubinetto che alimenta l'apparecchio", spiega Nina Gunde-Cimerman, una delle autrici della ricerca. Ma cibo, persone e animali domestici sono altre potenziali fonti. Per quanto riguarda i batteri, la fonte non è chiara, ma si ipotizza che il cibo contaminato sia la principale via d'ingresso. E' poi possibile che i microbi escano attraverso l'acqua di scarico o l'aria calda prodotta alla fine del ciclo della lavastoviglie, quindi secondo l'esperta un modo per contenerli è evitare di aprirla prima che si sia raffreddata. Si possono poi pulire le guarnizioni in gomma con un panno asciutto alla fine del ciclo di lavaggio.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza