Il tema del suicidio medicalmente assistito "non è oggetto del programma di governo: ho ritenuto io stesso di non inserirlo perché non ritengo sia un tema che si presti a un progetto politico. Auspico che il Parlamento trovi il modo e le occasioni per approfondire queste questioni e lo possa fare rapidamente. Diversamente si arriverebbe a una pronuncia della Corte costituzionale: sarebbe auspicabile un'ampia condivisione per intervenire e legiferare". Lo dice il premier Giuseppe Conte in Aula al Senato.
Sul tema del fine vita "posso solo raccomandare che sarebbe opportuno incentivare il ricorso alle cure palliative, le misure per alleviare la sofferenza dei malati inguaribili e rafforzare la formazione bioetica degli operatori sanitari", aggiunge Conte.
"Sul tema del suicidio medicalmente assistito si discute di depenalizzazione o legalizzazione", spiega. "C'è un forte sospetto di incostituzionalità dell'articolo 580 del codice penale. Il diritto alla vita è fondamentale presidio giuridico di tutela per ogni essere umano, è quel diritto da cui si irradiano tutti gli altri. Ci si interroga sulla presunta esistenza di un diritto alla morte, sull'intervento di un medico alla richiesta di un intervento del paziente e il principio di tutela della vita, di autodeterminazione che qualcuno affonda nella tutela della vita di una persona. E' un tema che coinvolge questioni politiche, morali, filosofiche, politiche", sottolinea.
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